Dal partito comunista padano alla Lega italiana di destra. Che successo…

di Giamburrasca–  Mi trovavo, circa 30 anni fa, nell’azienda di un mio cliente alle prese con un problema burocratico derivato dalla solita Roma. Ad una mia esclamazione: “ che un terremoto la distrugga…” un vecchia segretaria ebbe a dirmi : “ ma perché non viene con noi a Varese. Siamo un gruppetto di una ventina di persone che vogliono fare qualcosa contro quei maledetti “ Mi sono recato velocemente ad una delle prime riunioni della nascente Lega.

Idee meravigiose ! Tanto fervore in tutti. Fervore crescente con la continua apertura di nuove sezioni. Che cosa si aspettava la gente ? Liberarsi dal giogo meridionale! Giogo costituito da un insieme di familismo, ignavia, furbastreria. Quelle caratteristiche che hanno fatto del Sud un paese perennemente disastrato . Per colpa sua e non per colpa altrui.

Poi è arrivato Miglio. Grandissimo! Con chiarissime idee politiche. Un Maestro! E Bossi ? Grande merito per aver saputo cogliere  lo spirito dei popoli padani, ma zero capacità organizzative. Non solo , ma massima gelosia per chi ne sapeva più di lui ( cosa non difficile). Sparito Miglio (passato a miglior vita) è subentrato un suo carissimo allievo: Gilberto Oneto. Boicottato sino alla sua morte dall’etablishement regnante in Lega. In cui era comparso un illustre nessuno con due caratteristiche: studio zero, lavoro zero, ma tanta parlantina: Salvini. Con le caratteristiche tipiche dei due Mattei che imperversano nella demolenda Italia.

Il Matteo della Lega, così come al Matteo Renzi non importava assolutamente niente dell’IDEA (Leghista o piddina che fosse). Ai due importa  solo una sana e robusta poltrona. Da che parte  arrivino i voti per mandarli e tenerli su è assolutamente secondario.

Il Matteo della Lega ha capito che era importante trovare quattro slogan che facciano colpo sulla massa: fuori dall’euro; niente migranti; abolire la Fornero; basta con le tasse. Come fare a realizzare questi obbiettivi si vedrà! I voti basta prenderli dove sono. Ad esempio al Sud.

Si è detto “prima il Nord”? Chiuso! Ora è di moda “prima l’Italia”. Arriveremo al “prima l’Africa”? E delle promesse fatte per conquistare la Lombardia ?

Vi ricordate “le tasse devono rimanere al Nord”? Vi ricordate la “Regione a statuto speciale”? Fermi tutti! Ora ci sono altri obbiettivi.

Per tenere in caldo gli animi fuori con il Referendum! Se poi Roma non è lì ad aspettare di darci lo Statuto Speciale, pazienza! Avremo invettive da lanciare dalle piazze verso Roma. E i vecchi leghisti ? Si allineino o vadano fuori dalle palle! Non siamo mica qui a perdere tempo con le ubbie della Padania, dei diritti del Nord e altre storielle. Guardare la Luna, non il dito!

D’altronde se non si è potuto fare niente è solo per colpa di Roma! Spremersi le meningi e attuare la politica dei piccoli passi di cui sono stati maestri e lo sono ancora i Sud tirolesi? Occorre avere fantasia e conoscere tutte le vie e viuzze legali delle Leggi dello Stato. In poche parole: occorre essere culturalmente all’altezza e aver voglia di lavorare sodo. Ancora oggi SVP ha strappato un altro brandello di potere a Roma: l’apertura in Sud Tirolo di una filiale governativa!

E Salvini che fa? Salvini che aveva fondato nell’ambito della Lega il Partito Comunista Padano, passa tranquillamente a destra. Centro, destra, sinistra, mezz’ala tutto fa brodo! Povera Padania! E , devo dire perfino, povera Italia!

Print Friendly, PDF & Email
Articolo precedente

Tridico, più pensionati che lavoratori attivi. Ma si dimentica che il Nord è attivo e che ci tassano due volte?

Articolo successivo

Crociate e Camorra.... Si vede che la politica non legge dalle cazzate che fa