Da lunedì protesta dei benzinai. Self service al buio la notte: Più 135% la bolletta energetica ai distributori

Da lunedì prossimo parte la protesta dei benzinai contro il caro- carburante: gli impianti carburanti con self-service rimarranno al buio durante le ore notturne, anche in Piemonte come nel resto d’Italia. “Lo avevamo annunciato nei giorni scorsi – spiega Enzo Nettis, presidente di Faib-Confesercenti, l’associazione dei gestori – e ora siamo costretti a farlo: benzina e gasolio aumentano ma il ricavo dei benzinai rimane fisso. Sono circa 3 centesimi e mezzo al litro, qualunque sia il costo dei carburanti, non guadagnano in centesimo in più, in compenso, i litri erogati diminuiscono proprio a causa dell’incremento dei prezzi e i costi di gestione aumentano”.

”L’aumento medio delle bollette elettriche per i nostri impianti è del 135% – prosegue Nettis – in un anno sarebbero 10.000 euro in più per ciascun un impianto. Così si mette a rischio la sopravvivenza stessa di molte imprese. Siamo coscienti che la nostra decisione potrà comportare qualche disagio per i consumatori, ma siano anche convinti di avere la loro solidarietà, perché noi e loro siamo ugualmente vittime di questa situazione. Abbiamo scritto ai parlamentari perché sensibilizzino il governo sulla necessità di un intervento immediato che consenta a tutti, benzinai, consumatori, imprese, di almeno mitigare gli effetti di un fenomeno sempre più preoccupante e ci indigna l’assoluta indifferenza del governo, che non può limitarsi a far cassa grazie all’incremento del gettito dovuto a Iva e accise varie”.

”E’ proprio in tema di accise che lanciamo una proposta, magari non risolutiva ma certamente in gradi di alleggerire i contraccolpi della crisi: il governo intervenga immediatamente dando applicazione a quanto previsto dalla legge in tema di ‘accisa mobile (o anticiclica)’ che consente, da una parte, di sterilizzare gli aumenti della tassazione sui carburanti e, dall’altra, di creare un minimo di stabilità per famiglie ed operatori economici. Come si vede – conclude Nettis -, gli strumenti ci sono: è necessario che vi sia anche la volontà politica”.

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