Crollano i ponti ma non gli incapaci.

foto genova6

di GIANLUIGI LOMBARDI CERRI – La catastrofe del ponte di Genova, se non avesse avuto neanche un morto e un ferito, avrebbe portato a galla una colossale farsa. Farsa perché la collezione di stupidità messa insieme da Autostrade per l’Italia, burocrati e politici, batte Totò, Stanlio e Ollio e tutti i più grandi comici mondiali, messi insieme.

VeDiamone le scene essenziali.

1.-Tutte le volte che uno di noi compra un’auto o un marchingegno simile, riceve un bel libretto di istruzioni per mantenere il mezzo funzionante ed efficiente. Il mancato rispetto dei dettami del libretto comporta l’immediata eliminazione della garanzia. Un ponte, che non è un giochetto qualsiasi, è stato consegnato alla Società dei Benetton, sperando che lo Stato abbia consegnato anche il “ librone di istruzioni”.

E invece non è stato consegnato niente o il librone è stato utilizzato per accendere il fuoco.

1.1. Nel citato libretto dell’auto oltre a tanti altri dati è chiaramente indicato il carico massimo che l’auto può sopportare. Sul ponte no! Sul ponte potevano passare centinaia di carrozzelle o centinaia di carri Tigre da 70 tonnellate l’uno senza che Stato, Anas, Autostrade per l’Italia, ci fosse qualcuno che se ne preoccupasse.

1.2. Quando si consegna in concessione un manufatto del genere, si consegnano anche le tabelle con i risultati delle prove e della analisi fatte in fase di costruzione e dopo. Nonchè modalità di collaudo, di verifiche successive e di strumentazione da utilizzare. Niente di tutto questo!

Ricordo, a puro esempio e non come eccezione, una commessa di 25 gru (alla cui costruzione ho partecipato) per cantiere navale. Ogni gru, oltre tutto il resto, doveva avere in allegato i disegni costruttivi con chiaramente segnato, punto per punto, il numero di matricola del saldatore che aveva eseguito il lavoro. Metro per metro!

1.3 Gli svizzeri hanno dichiarato che un fattaccio del genere sui loro ponti non potrebbe mai succedere. Eh, te credo! Durante la fabbricazione del manufatto un tecnico del committente ( persona nota per le sua grande esperienza tecnica e, sopraTtutto, per la sua provata onestà) assiste ad ogni sottofase del processo riempiendo un registro da lui gelosamente conservato, di fitte annotazioni.

Mi basti ricordare che, in fase di gettata del cemento, in una colonna importante, sotto l’aspetto dei carichi da sopportare, si effettuano anche cinque o sei fermate per prelevare provini di cemento da analizzare istantaneamente.

E per il famigerato ponte dove stanno le scartoffie? Se mai sono state scritte.

2.ed ora veniamo ad un altro punto di “divertimento”. A nord della Linea Gotica esistono Facoltà di ingegneria come( e cito solo le principali) Politecnico di Torino, Politecnico di Milano, Facoltà di Ingegneria di Genova, Bologna, Padova, in cui si possono trovare grandi specialisti del cemento armato.

Nemmanco per sogno! Sono andati a pescare un progettista romano dal non brillantissimo curriculum. Uno dei suoi pochi ponti è in fase di dubbio in Africa. E’ morto, pace all’anima sua, ma chi ha preso in mano il progetto anche per la parte controlli e manutenzioni periodiche? Mah!

 

La sorveglianza di quel gigantesco manufatto, se fosse stata fatta da bambini dell’asilo, sarebbe forse stata ben piu efficiente. Ogni tanto, forse presi da scrupoli, i tecnici di Autostrade sono andati ad interpellare professori di varie Università i quali, tutti, hanno lanciato segnali di allarme, ma poichè nessuno ebbe a scrivere: “ guarda che fra cinque minuti il ponte crolla”, hanno proseguito a vivere con la coscienza a posto.

Nelle vecchie case, quando compare una leggera crepa nei muri, venivano applicati dei vetrini che si sabbero rotti nel caso di allargamento della crepa. Sul ponte neanche quelli! Gli interventi manutentivi, poi,venivano fatti con uno sguardo rivolto all’eternità.

Ed in questo hanno collaborato efficacemente gli impiegati ministeriali per i quali stipendio e posto di lavoro sono tabù, assolutamente indipendenti dalla quantità e dalla qualità del lavoro svolto.

Last but not least i politici.Nella fattispecie politici PD.

Ho la sensazione che a quella gente bisognerebbe fargli un corso per spiegare loro che cosa è un ponte.

 

Campione assoluto il ministro del Rio dal quale, se la sua scienza medica è al livello della sua cultura, non mi farei curare un callo. Il ministro Del Rio, tra l’altro, ha ricevuto ben due interrogazioni parlamentari. Estremamente dettagliate, che evidenziavano un pericolo imminente. Il suddetto ministro, evidenziando oltretutto, una chiarissima maleducazione perché alle interrogazioni si risponde sempre, aveva ben altri pensieri per la testa, tra cui, massimi, la festa dell’unità e la fiera del paese.

 

La farsa finale è stata corredata da innumerevoli segnalazioni di pericoli imminenti date da tecnici esperti, alle quali i responsabili hanno risposto con megariunioni inconcludenti.

Ed ora la domanda finale: c’è stata anche corruzione? Saranno i  giudici a stabilirlo. Che tutta la squadra che ha gestito il ponte sia costituita prevalentemente da persone nettamente al di sotto dei compiti che loro spettavano, lo dimostrano i fatti.

Il resto si vedrà. Certo è che in campo internazionale abbiamo fatto una dell solite, “brillantissime” figure.

 

 

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