I dati Istat mostrano che “anche a giugno si conferma la progressiva perdita di fiducia tanto delle famiglie quanto degli imprenditori”. Lo afferma l’Ufficio Studi di Confcommercio, spiegando che “l’inizio del trend decrescente si puo’ collocare nel secondo quarto dello scorso anno per i consumatori e alla fine del 2017 per gli operatori economici. Non e’ quindi fenomeno nuovo, ne’ puo’ essere semplicisticamente collegato a questioni mediatiche o ad accidentali eventi della politica corrente”.
D’altra parte, spiega Confcommercio, “e’ evidente che in giugno il peggioramento della fiducia delle famiglie sia particolarmente grave per la componente legata alle prospettive future, la parte piu’ impattante sui comportamenti d’acquisto.
Sul versante delle imprese, in un quadro complessivamente fragile, tiene l’area del turismo e il commercio al dettaglio recupera i livelli di fiducia di marzo, verosimilmente in conseguenza di aspettative favorevoli per la prossima stagione dei saldi”. In generale, conclude, “i climi di fiducia rilevati per l’Italia sono coerenti con quelli rilevati nel resto dell’Europa, ma il comune deterioramento non puo’ confortare visto che aumenta in generale la probabilita’ di rallentamento di tutto il sistema economico continentale.