di GIORGIO CALABRESI
La crisi economica ha colpito pesantemente il mercato immobiliare e cosi‘ nel settore ci si inventa una via d’uscita: ‘‘la locazione con patto di riscatto‘‘, una soluzione che permette ai costruttori di far cassa con le nuove case rimaste invendute e alle giovani coppie di trovare un‘abitazione senza affrontare l‘impegno di un mutuo. A segnalare la novita‘, che starebbe richiamando anche l‘attenzione di quei privati che non riescono a vendere il proprio immobile e devono fronteggiare i maggiori costi dell‘Imu, e‘ una indagine compiuta da Solo Affitti tra i suoi 310 affiliati in Italia. Il meccanismo attuato non e‘ complesso. In pratica si tratta di un normale contratto di locazione accompagnato da una scrittura privata, regolarmente registrata, con cui il locatore concede al locatario un diritto di opzione per l‘acquisto dell‘immobile locato, accettando di considerare, in tutto o in parte, i canoni di locazione fino a quel momento ricevuti a titolo di ‘‘acconto‘‘ sul prezzo di vendita prefissato. Il conduttore puo‘ decidere se acquistare l‘immobile entro 4 anni e deve poi comunicare al proprietario l‘esercizio del diritto di opzione. Entro 60 giorni dal ricevimento della raccomandata le parti dovranno procedere alla stipula del contratto definitivo di compravendita presso un notaio scelto dal conduttore. Tuttavia se quest‘ultimo decidesse di non esercitare il diritto di opzione entro il termine concordato, il contratto di locazione proseguira‘ fino alla scadenza.
‘‘E‘ una formula vantaggiosa sia per il locatore, che non e‘ riuscito a vendere immediatamente l‘appartamento, sia per il locatario che al momento non ha i requisiti sufficienti per ottenere un mutuo‘‘, spiega Silvia Spronelli, presidente di Solo Affitti. ‘‘Il primo mettera‘ a reddito l‘immobile rinviandone l‘eventuale vendita di un massimo di 4 anni, il secondo entrera‘ subito in possesso della casa, iniziandola a pagare con i canoni d‘affitto riservandosi il perfezionamento dell‘acquisto in un secondo momento‘‘. E‘ quello che e‘ accaduto a Forli‘ dove Simone Righi, titolare di un‘agenzia, ha spiegato di aver stipulato con una societa‘ costruttrice ‘‘un accordo di esclusiva per l‘offerta di appartamenti secondo lo schema della locazione con patto di riscatto‘‘.
La via d’ uscita per la crisi immobiliare è solo una: abolizione totale dell’ ici e dell’ imu su tutti gli immobili. E’ incostituzionale una tassa che colpisce il capitale per il solo fatto di averlo, in quanto e’ un risparmio accantonato che dovrebbe (anzi deve in quanto lo dice la Costituzione) essere tutelato in tutte le sue forma. E’ poi delinquenziale e stalonazista applicare un tributo monetario (cioe’ in euro sonanti) in proporzione al valore dell’ immobile anche se il propretario di immobile non ha alcuna fonte di reddito o risparmiio in banca, significa metterlo in mano agli usurai o manmdarlo a rubare o metterlo nelle fauci di equitaklia (e Beffera gode ) ; il prof. Monti a quanto pare in materia di immobili non se ne intende minimamente e si e’ fatto fottere dai ladri di immobili (probabilmente fioraggiati dalle gro sse immobiliari) che anno confeziona5to l’ imu.
L’ imu o l’ ici per finanziare” iopere pubbliche” inutili e irrazionali non ha ragione di esistere.
Buon anno a tutti , anche al prof. Monti sperando che qualche giorno di vacanza lo distolgano dal letargo intellettuale e gli permettano di tornare alla ragione.