Crisanti: se ci fosse stato il piano nazionale tamponi… Invece no, hanno fatto di testa loro

“Non ha piu’ avuto riscontri” il Piano nazionale tamponi che l’esperto di malattie infettive Andrea Crisanti, dell’Universita’ di Padova, aveva proposto al governo nell’agosto scorso e che “si proponeva di dotare l’Italia di una rete di laboratori fissi e mobili per incrementare a 400.000 la capacita’ di effettuare tamponi ed eliminare differenze regionali con l’obiettivo di consolidare i risultati del lockdown e mantenere i contagi a un livello basso che non interferisse con la qualita’ della vita e le attivita’ produttive”. Lo scrive lo stesso Crisanti su Lettera150, la rivista del relativo think tank cui aderiscono circa 250 accademici di diverse discipline, tra i quali lo stesso Crisanti.

Print Friendly, PDF & Email
Articolo precedente

Ci manca la patrimoniale poi affondiamo definitivamente

Articolo successivo

Sì alla secessione