Crisanti: Il piano pandemico all’attenzione della Procura, che non lo ritiene eseguito

“Sono stato imparziale, e questo non dipende da quel che penso ma da se agisco in modo integro. La fuga di notizie su questo caso dimostra che la mia perizia non ha guardato in faccia a nessuno”.Così in una intervista a La Stampa Andrea Crisanti, 68 anni, che come professore ordinario di Microbiologia all’Università di Padova ha firmato la perizia per la Procura di Bergamo sulla zona rossa.

“Quello che la Procura mi ha autorizzato a raccontare è che sono emerse delle criticità di rilevanza minore rispetto al ruolo del pronto soccorso di Alzano Lombardo come amplificatore dell’epidemia. Problemi invece più consistenti ci sono stati sull’attivazione del piano pandemico e sulla tempistica dell’implementazione della zona rossa”, spiega Crisanti. E riguardo il piano pandemico afferma: “L’Italia aveva un piano pandemico con forza di legge che prevedeva determinate decisioni in caso di emergenza. La Procura evidentemente ha deciso che non è stato eseguito. Io ho dimostrato che un piano esisteva e che c’erano una modalità di attuazione e degli organi preposti a questo”.

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