di Roberto Bernardelli – Leggo un po’ trasecolato la posizione del professor Crisanti, che peraltro stimo. “La corsa delle Regioni all’accaparramento dei vaccini” anti-Covid “è una cosa gravissima, perché significa che sono nella disponibilità delle case produttrici quantità di vaccini che non mettono a disposizione degli Stati, ma di chi offre di più. Questa sarebbe una cosa gravissima, di una gravità senza precedenti”. Così a ‘Timeline’ su Sky Tg24 Andrea Crisanti, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova e docente di Microbiologia dell’ateneo cittadino.
Caro professore, è vero semmai il contrario. Ci risulta da fonti di stampa che il Veneto, ad esempio, senza premi Nobel, abbia trovato il modo per pagarle meno del 10% queste benedette dosi.
Il punto è che non è gravissimo che Veneto, Emilia Romagna ed altre regioni a seguire cerchino di salvare i propri cittadini dalla cattiva gestione dell’emergenza da parte di Roma. E’ grave che vi siano in ordine Europa e governi centrali che pagano di più. Dei “semplici” assessori regionali sanno fare meglio dell’Unione europea, meglio di commissari straordinari, meglio di ministri…
A me pare che la situazione metta in evidenza l’incapacità di chi sta in ruoli di vertice. Non biasimo chi, tra i governatori, non ce la fa più a sopportare veti, ritardi, piani che non arrivano, linee guida superate dagli eventi.
E’ chi accentra che è gravemente al suo posto. Con tutte le verifiche di potere e bilanciamento di controlli che sono in capo ad una Europa che ci misura le unghie, non sappiamo controllare chi in un momento di pandemia mondiale ha i magazzini con le riserve…?
Insomma, tutti europeisti quando serve tranne poi prendersela con i territori?
Onorevole Roberto Bernardelli – Presidente Grande Nord