L'Italia resta ultima in Europa per crescita sia nel 2019 che nel 2020. E' quanto emerge dalle previsioni economiche d'estate della Commissione europea secondo cui il Pil dell'Italia crescera' dello 0,1% quest'anno e dello 0,7% nel 2020. Secondo la Commissione la "marginale" crescita dello 0,1% di quest'anno dovrebbe "rimbalzare moderatamente allo 0,7% l'anno prossimo in linea con il graduale miglioramento delle prospettive del commercio globale e grazie all'effetto calendario", dato che il 2020 avra' due giorni lavorativi in piu'. Di certo il quadro è grigio. Infatti la crescita italiana 2019-2020 "e' legata soprattutto ai consumi privati, sostenuti da prezzi dell'energia piu' bassi e dal reddito di cittadinanza. Ma questi fattori positivi e' probabile che vengano attenuati da un mercato del lavoro meno dinamico e dal calo della fiducia dei consumatori associata all'aumento di risparmi preventivi": lo scrive la Commissione Ue nelle nuove previsioni economiche. Che il reddito di cittadinanza abbia alzato il Pil... qualche dubbio sorge lecito. D'altra parte la coperta resta corta, tanto che "la debole attivita' economica e' probabile pesi sul mercato del lavoro come indica il numero in crescita dei lavoratori in Cig e le aspettative delle imprese sull'occupazione, spiccatamente piu' basse". Alla faccia dell'automento dei lavoratori a tempo indeterminato, quelli che la Fornero non manda in pensione.