di Gianni Rubagotti*- Dopo gli spazi sull’informazione già conquistati la scorsa domenica l’iniziativa nonviolenta raddoppia e questa settimana digiuneranno Monica Rizzi Segretario Organizzativo di Grande Nord (venerdì), Davide Boni, ex Presidente del Consiglio Regionale lombardo e Coordinatore Nazionale Lombardia di Grande Nord, l’avvocato Giampaolo Giorgio Berni Ferretti, Presidente dell’Associazione Milano Vapore e responsabile politico di Forza Italia al Municipio 1 di Milano.
Domenica scorsa avevano digiunato il Presidente nazionale del Partito Liberale Italiano Stefano De Luca e i segretari nazionali Nicola Fortuna, Claudio Gentile e Roberto Sorcinelli, Giorgio Inzani, ex consigliere regionale radicale, Giuseppe Zecchillo, segretario regionale della Lombardia del Partito Liberale Italiano, Filippo Blengino segretario di Radicali Cuneo, Giuseppe Olivieri di Grande Nord (il sabato) e Francesco Monelli tesoriere della Associazione per l’iniziativa Radicale “Myriam Cazzavillan”.
Intanto il fronte del lockdown vede le prime crepe, dopo le dichiarazioni di Margaret Harris dell’OMS che hanno consigliato alternative a questa strategia elogiando Taiwan1 il blog delle stelle organo dei 5 stelle, fino a poco fa filocinesi, ha pubblicato un intervento di Audrey Tang, ministra per il Digitale di Taiwan, che ha spiegato come in quel paese è stato sconfitto il coronavirus2.
Ecco il testo dell’appello che chiedeva a tutti una giornata di digiuno di domenica scorsa e che si rinnova ora.
“Specialmente ora che siamo a casa siamo bombardati da trasmissioni e telegiornali che parlano della pandemia in corso confrontando chi nega, chi minimizza il virus ma molto più spesso dando voce a chi sostiene che limitare la nostra libertà di uscire di casa e di lavorare o di tenere in piedi la azienda che ci dà lavoro è necessario, che non c’è alternativa.
Manca quasi sempre una voce che dica che l’alternativa c’è da tempo come dimostra Taiwan con 200 giorni senza un contagio senza un giorno di lock down ma come dimostrano anche la Corea del Sud e altri paesi dell’area (la stessa Cina non ha fatto un lock down nazionale come il nostro).
Una voce che spieghi che Taiwan ha ottenuto questo con misure che sarebbero realizzabili qui quasi subito: per esempio 50% di capienza sui trasporti (sempre e con controlli), quarantena per chi arriva da paesi a rischio, tracciamento serio su tutti i telefonini e non solo su quelli ultimo modello come con Immuni
E che lo ha fatto tenendo aperte le scuole e le aziende.
Gli italiani hanno ed avranno fame.
Fame della libertà di poter tenere in piedi l’attività economica che dà loro lavoro come dipendenti, imprenditori, liberi professionisti.
Fame di speranza per un virus che viene detto loro che è inevitabile che devasti la loro vita affettiva e sociale.
Fame di futuro, di quel futuro che stiamo distruggendo bruciando soldi in debiti per pagare bonus che spesso non salveranno attività che avrebbero potuto stare in piedi senza chiedere elemosine allo stato.
Gli italiani hanno fame di informazione, di dibattito, di poter conoscere soluzioni diverse alla convivenza con il virus diverse da quella disastrosa applicata in questo anno dal governo e dalle regioni italiane.
Ecco perché noi cittadini a cui è proibito oramai sfilare e manifestare e incontrarsi di persona non possiamo che fare un giorno di digiuno domenica 15 novembre contro questa fame che è fame di conoscenza e diritto alla conoscenza di quali sono le opzioni fra cui sceglie chi ci governa.
Non è più sufficiente informare gli amici via social, non basta più mandare comunicati stampa ma dobbiamo dare corpo alla nostra lotta.
Invitiamo a tutti a mettersi in cammino con noi, un cammino che ha qui solo il suo inizio, consci che chi inizia a lottare per la sua libertà inizia già in quel momento a essere più libero, anche se recluso in un lock down.”
1https://europa.today.it/attualita/oms-lockdown-isolamento.html
2https://www.ilblogdellestelle.it/2020/10/audrey-tang-partecipazione-civica-ecco-larma-di-taiwan-contro-il-coronavirus.html
2https://www.ilblogdellestelle.it/2020/10/audrey-tang-partecipazione-civica-ecco-larma-di-taiwan-contro-il-coronavirus.html
*Segretario della Associazione per l’Iniziativa Radicale “Myriam Cazzavillan”