Così parlò la leghista Bongiorno: Non c’è nessun trasferimento delle risorse per il Sud al Nord

di RICCARDO POZZI – Fenomenologia di Giulia Bongiorno. “Non c’è nessun tipo di trasferimento delle risorse per il Sud al Nord, non ci sarà un impoverimento del Sud ma si avvicina il governo ai bisogni del territorio”. Così si esprimeva tempo fa l’avv. Giulia Bongiorno a proposito delle proposte di legge innescate dai referendum regionali sull’autonomia.
Molti esponenti della “Lega Salvini premier” usano le parole come scacciamosche.
Giulia Bongiorno no.
Eletta nelle file della lega come capolista in cinque circoscrizioni, ottiene il seggio in Sicilia, dove è nata e ha studiato. Balzata alla cronaca giovanissima come difensore di Giulio Andreotti ha inanellato un successo dopo l’altro, professionale e politico. E’ stata in passato parlamentare con AN e successivamente nel PDL e FLI, è stata  Ministro della Pubblica Amministrazione nel governo Conte.
Forse non esiste paradigma migliore, per descrivere ciò che è successo alla Lega Nord, della figura del Ministro Bongiorno. Certo non per la sua carriera da avvocato o per l’elenco di clienti e di altrettanti successi conseguiti ma per la sua attività politica. Giulia Bongiorno infatti, dopo aver difeso Andreotti dalle accuse di Mafia, ad assoluzione pronunciata dichiarò la sua ammirazione personale e politica per il suo ex cliente. Una ammirazione che non era richiesta dal punto di vista professionale ma evidentemente sincera da quello personale e politico.


Ed effettivamente è difficile non riconoscere lo stile squisitamente andreottiano nella frase sull’autonomia delle regioni del nord. Nessun trasferimento sarebbe previsto delle risorse per il sud al nord. Semplice e ingarbugliato, esattamente inesatto, genialmente scorretto, tecnicamente ineccepibile, tutto tranne che leghista.
E’ un po’ come se la Società Autostrade abbassasse le tariffe dei pedaggi e la presentasse come un trasferimento di fondi a favore degli automobilisti.
Le “risorse” sono prodotte in Lombardia, Veneto ed Emilia. E gli unici i “trasferimenti” che sussistono sono dal nord al sud. Vengono chiamati in mille modi: perequazione interregionale, residui fiscali, ma sono sempre la stessa cosa. Soldi.
Tempo fa, l’ex assessore al comune di Mantova Vincenzo Chizzini, ha risposto a un mio polemico post con una frase secca: “La Lega Nord non esiste più”.
Difficile non essere d’accordo, ma sarebbe onesto che Salvini lo dichiarasse in modo chiaro ed elettorale. Oppure, se non se la sente, che lo faccia dichiarare alla leghista Bongiorno.

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