Il disegno di legge sull’ Autonomia differenziata nominare che l’attribuzione delle risorse corrispondenti alle funzioni oggetto di conferimento sara’ determinata da una Commissione paritetica Stato-regione, che procedera’ annualmente alla valutazione degli oneri finanziari derivanti per ciascuna regione dall’esercizio delle funzioni e dall’ erogazione dei servizi connessi all’Autonomia, in coerenza con gli obiettivi programmatici di finanza pubblica e, comunque, garantendo l’equilibrio di bilancio. E’ quanto si legge nel comunicato stampa finale del Consiglio dei ministri che ha approvato il ddl sull’Autonomia . Il finanziamento delle funzioni attribuite – si legge – avverra’ attraverso compartecipazioni al gettito di uno o piu’ tributi erariali a livello regionale, con modalita’ definite dall’intesa. Le funzioni trasferite alla regione potranno essere da questa attribuite a comuni, province e citta’ metropolitane, insieme con le relative risorse umane, strumentali e finanziarie. Le intese, in ogni caso, non potranno pregiudicare l’entita’ delle risorse da destinare a ciascuna delle altre regioni.
Inoltre – prosegue il comunicato -, sara’ garantita l’invarianza finanziaria del fondo perequativo e delle altre iniziative previste dall’articolo 119 della Costituzione per promuovere lo sviluppo economico, la coerente e la solidarieta’ sociale, per rimuovere gli squilibri economici e sociali e per favorire l’effettivo esercizio dei diritti della persona. Allo scopo di rafforzare tali iniziative e garantire un utilizzo piu’ razionale, efficace ed efficiente delle risorse ad esse destinate, il disegno di legge prevede l’unificazione delle diverse fonti aggiuntive o straordinarie di finanziamento statale di conto capitale, lazione semplificata e l’ uniformazione delle procedure di accesso, di destinazione territoriale, di spesa e di rendicontazione. Saranno garantiti gli specifici vincoli di destinazione e la programmazione gia’ in corso alla data di entrata in vigore delle nuove norme.