Corsa al vaccino in 9 per uscire dall’incubo pandemia

Nella risposta alla pandemia di Covid 19, molti Paesi sono impegnati in una corsa al vaccino e sono decine quelli a cui si lavora. Al momento 91 vaccini sono in fase di studi preclinici su animali mentre altri 37 vengono testati sull’uomo, ma di questi solo 9 hanno gia’ raggiunto la fase finale 3 – di inoculazione a migliaia di volontari – e quella successiva di approvazione per un uso limitato. La fase 3 precede l’approvazione del vaccino da parte delle massime autorita’ sanitarie: per essere considerato efficace deve riuscire a proteggere dal virus almeno il 50% dei pazienti a cui e’ stato inoculato. La fase 3 e’ anche quella in cui emergono eventuali effetti indesiderati o dannosi su chi viene vaccinato, come accaduto con quello della AstraZeneca e Oxford University. Questa fase piu’ avanzata riguarda in tutto decine di laboratori e aziende in Australia, Cina, Germania, Gran Bretagna, Russia e Stati Uniti. – AUSTRALIA: In Australia la fase 3 dei test, in corso presso l’Istituto di ricerca Murdoch Children – del colosso australiano Rupert Murdoch, naturalizzato americano – serve a determinare se il vaccino anti tubercolosi del Bacillo Calmette Gue’rin (BCG), sviluppato all’inizio del secolo scorso, puo’ offrire una protezione parziale contro il nuovo coronavirus.

CINA: In Cina ben 3 realta’ sono entrate nella fase piu’ avanzata dei test. -La CanSino Biologics ha sviluppato un vaccino basato sull’adenovirus chiamato Ad5. Una ricerca svolta con l’Istituto di Biologia dell’Accademia militare di scienze mediche che lo scorso maggio ha portato ai primi risultati promettenti della fase 1 e a luglio a quelli della fase 2. A sorpresa l’esercito cinese ha approvato il vaccino lo scorso 25 giugno, autorizzandone l’uso per un anno, classificandolo come “farmaco particolarmente necessario”. La CanSino non ha, pero’, precisato se sara’ obbligatorio o facoltativo per i soldati. Il 9 agosto il ministro della Sanita’ dell’Arabia Saudita ha annunciato che l’azienda cinese eseguira’ test della fase 3 nel Paese mentre altri test sono cominciati in Pakistan. -La societa’ privata cinese Sinovac Biotech sta testando un vaccino da virus inattivato, chiamato CoronaVac.

A giugno aveva annunciato che nelle fasi 1 e 2 i 743 volontari non hanno riportato alcuna controindicazione grave e hanno prodotto una risposta immunitaria. La fase 3 e’ stata lanciata dalla Sinovac in Brasile, a luglio, e in Indonesia ad agosto. Secondo quanto riferito da alcuni media, a luglio il governo cinese ha concesso una approvazione di emergenza per un uso limitato del vaccino. Dopo aver stipulato un accordo economico con l’Indonesia per la consegna di 40 milioni di dosi entro marzo 2021, la Sinovac ha dato il via alla produzione. L’Istituto di prodotti biologici di Wuhan ha sviluppato un vaccino con un virus inattivato, di cui la societa’ statale Sinopharm ha lanciato la fase di test clinici. Nelle fasi 1 e 2 i volontari hanno prodotto anticorpi, alcuni hanno avuto febbre ed altri effetti collaterali. La Sinopharm sta testando un secondo vaccino sviluppato da un virus inattivato con l’Istituto di prodotti biologici di Pechino. A luglio, per entrambi, ha preso il via la fase 3 negli Emirati Arabi Uniti, dove 5 mila volontari hanno assunto quello di Wuhan e altri 5 mila quello di Pechino. Ad agosto solo quello di Wuhan e’ stato testato in Peru’ e Marocco. Secondo la direzione della Sinopharm, il vaccino potrebbe essere pronto entro fine 2020. Del resto, gia’ a luglio, Pechino avrebbe gia’ approvato uno dei due vaccini con virus inattivato, ma non e’ chiaro quale dei due.

GERMANIA: La societa’ tedesca BioNTech ha allacciato collaborazioni con la Pfizer – con sede a New York – e con la casa farmaceutica cinese Fosun Pharma per sviluppare il vaccino mRNA. A maggio e’ stata lanciata la fase 1 e 2 dei test su due versioni del vaccino. E’ stato riscontrato che entrambe hanno portato alla produzione di anticorpi contro il Sars-Cov-2 e di cellule T che attivano la risposta al virus. La versione denominata BNT162b2 e’ stata quella che ha causato meno effetti collaterali – tra cui febbre e stanchezza – motivo per cui e’ stata quella scelta per la fase successiva 2/3, al via dal 27 luglio su 30 mila volontari negli Stati Uniti, oltreche’ in Argentina, Brasile e Germania. Sempre a luglio l’amministrazione Trump ha stipulato un accordo da 1,9 mld di dollari per la consegna di 100 milioni di dosi entro dicembre e ha messo una opzione sull’acquisto di altri 500 milioni di dosi. Anche il Giappone ha bloccato 120 milioni di dosi. Entro ottobre dovrebbe arrivare il parere definitivo sulla sua efficacia. Se questa ulteriore fase dovesse andare a buon fine, la Pfizer dovra’ produrre in tutto 1,3 mld di dosi entro fine 2021. – GRAN BRETAGNA: Il vaccino sviluppato dalla societa’ britannico-svedese AstraZeneca con l’Universita’ di Oxford e’ basato sull’adenovirus dello scimpanze’, ChAdOx1, che e’ risultato protetto dopo i primi test. A maggio gli Stati Uniti hanno finanziato il progetto con 1,2 mld di dollari. Le fasi 1 e 2 dei test clinici su umani hanno mostrato che il vaccino e’ sicuro e senza effetti collaterali gravi, aumentando gli anticorpi contro il Covid-19 e altre difese immunitarie. E’ in corso la fase 2/3 in Gran Bretagna e India e in Brasile, Sudafrica e Stati Uniti procede la fase 3. Il mese scorso l’Unione europea ha raggiunto un accordo con AstraZeneca per la fornitura di 400 milioni di dosi se i test successivi saranno positivi. La societa’ ha assicurato di aver una capacita’ produttiva di 2 mld di dosi e in India il Serum Institute ha gia’ lanciato la produzione di milioni di dosi da utilizzare nei test. Sulla carta la societa’ pensava di poter produrre dosi di emergenza gia’ ad ottobre, ma ieri AstraZeneca ha stoppato i test globali per studiare una sindrome infiammatoria scatenata in un volontario dopo la vaccinazione.

 

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