«Non serve un altro condono edilizio per recuperare risorse. Basterebbe semplicemente incassare quelli precedenti. Se all’appello del Governo mancano ancora dai 6 ai 7 miliardi di euro, occorre inserire una norma che obblighi i Comuni ad evadere le pratiche di sanatoria ancora inevase.»
E’ quanto dichiara il prof Sandro Simoncini, urbanista e docente a contratto di economia delle imprese all’Università Uninettuno.
«Sono oltre 4 milioni le domande di condono edilizio presentate dal 1985 che giacciono sospese negli uffici comunali italiani da 35 anni – continua Simoncini – per un potenziale incasso da parte dello Stato di circa 19 miliardi di euro».