Avevamo dato ieri in anteprima la notizia della bocciatura della lista a Venezia di Indipendenza Noi Veneto con Zaia. L’avvocato Morosin, candidato a sua volta di Indipendenza Veneta, aveva fatto ricorso contro la somiglianza e di simbolo. La corte d’appello di Venezia gli ha dato ragione, la lista non sarà presente il 31 maggio in appoggio al governatore uscente. Ma se per lo staff di Indipendenza Noi Veneto il caso è chiuso, per altri invece la partita resterebbe aperta per le altre liste in diverse province. Risulterebbe infatti secondo lo stesso Morosin da vedere cosa decideranno i tribunali delle altre sei province. Il Tribunale di Padova ha sospeso la propria decisione attendendo proprio quella di Venezia. Come si pronuncerà? E che farà Belluno? Insomma, la partita si sta spostando sul piano delle carte bollate, visto che Fabrizio Comencini, mattatore politico della lista pro Zaia, non si accontenterà del grado di giudizio della Corte d’appello. Si è letto anche di una ipotesi di rinvio delle elezioni regionali per arrivare a tutti i gradi di giudizio.
E ieri in tarda serata Luca Zaia prendeva la parola sulla vicenda, affermando di avere “massima fiducia nella giustizia amministrativa perché si possa fare immediata chiarezza sulla questione, sarebbe veramente assurdo che il simbolo venisse accettato in tutti i Collegi elettorali del Veneto tranne in quello di Venezia. Auspico una celere e chiara soluzione del problema e che vinca il buonsenso”.