di Cassandra – La Lega salviniana ha voluto far intendere he Milano è come Enna. Che Treviso è come Caltanissetta. La virata verso il nazionalismo, il lepenismo, il sovranismo… ha portato alla svendita delle ragioni del Nord.
La Lega era scaturita da un problema reale. Non era facilmente liquidabile. Ma Matteo Salvini è riuscito a mettere tutto in liquidazione. Persino lo storico Giorgio Rumi parlò nel lontano 1987 di questione settentrionale sull’Osservatore romano.
Non è affatto vero che in quegli ambienti la questione del Nord non sia compresa… ” Chi ciancia di eguaglianza tra queste realtà sbaglia: il Nord non è come il Sud. L’eguaglianza è fittizia», affermava Rumi a La Padania nel 1997. Ma Salvini ha superato persino Rumi.
“La Padania esiste perché un pezzo d’Italia che è il Nord non ha una mentalità statalista, centralista ed assistenzialista. È come se un adolescente non volesse più stare sotto la tutela paterna. È il Paese che non ne può più di milioni di carte da firmare, di una burocrazia che sommerge i cittadini. Servono le riforme, ma Roma ha paura di farle. Nel cuore della Capitale temono che la locomotiva si sgancia dal resto del treno e se ne va».
Ecco, in poche righe c’è persino un programma politico, che dice tutto del sentimento del Nord, oggi acefalo. Ringraziamo il ministro che pavoneggiante dispensava con disprezzo bacioni agli avversari.