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Come ci hanno fottuto con MPS. Prima censurano i nomi dei debitori, poi ci fanno pagare il debito. Nessuno scende in piazza?

Mps-ma-quanti-derivati-ci-sono-ancora-da-scoprire_h_partbdi MARCELLO RICCI – A scandalo segue scandalo. Meglio usare il plurale dato che gli scandali come folletti impazziti, si inseguono e si moltiplicano. E’ per renderli fisiologici?  Per non affogare nel mare della corruzione conviene seguirne uno per volta. Anche gli scandali hanno un fascino, diverso  e accattivante; il più intrigante, per chi scrive, è quello del MPS . Merita attenzione e rispetto perché è un bel matrimonio tra politica deviata e finanza corrotta con barriere protettive dall’ingerenza della giustizia.
Il governo vieta la pubblicazione dei nominativi ( e gli importi)  degli insolventi. Poiché al MPS fanno compagnia una serie di altre banche, tra cui vale la pena ricordare la mitica B. Etruria, cara alla ministra Maria Elena Boschi, il riserbo per par condicio, vale per tutte.  Il danno e la beffa. Il danno è consistente, 20miliardi all’incirca che il governo decide di ripianare, con denaro pubblico.  L’intervento governativo,  evitando il fallimento degli istituti di credito ( o furto?),   ha impedito della magistratura di intervenire.  Fallimento   con la favola di proteggere i risparmiatori. Così messa, il salvataggio ha un sapore sociale, umanitario, etico. Un cesello giuridico e economico molto raffinato, ma la roba ha una diversa lettura.

Piercamillo Davigo, magistrato di spessore, in una trasmissione televisiva ha spiegato che non è possibile perseguire giudiziariamente i responsabili della situazione contabile del MPS perché in mancanza di fallimento, non c’è la possibilità di intervento giudiziario. I cittadini prima subiscono il danno delle gigantesche perdite delle banche, poi devono ripianarle  e in tal modo si eludono le indagini utili a individuare  e analizzare  i come e perché si sono prodotte.
Di ciò nulla  è stato detto, e spostando l’attenzione sulla necessità di salvare i risparmiator, si è coperto con il pietoso velo del profilo sociale, un evento criminale. In vero,  si mimetizza il salvacondotto giudiziario di chi doveva vigilare sugli affidamenti e non lo ha fatto, e sulle ragioni di incapacità o più verosimilmente di convenienza di erogare denaro a chi non ne aveva i requisiti. Si è impedito di  indagare sui patrimoni dei bidonisti, dei loro congiunti e sui sodali. Sarebbe fondamentale esaminare tutte le movimentazioni di capitali , i loro conti e quanto utile per smascherare finte perdite e reali occultamenti. Tutto questo per decisione del governo Gentiloni-Boschi e di chi li usa o li protegge.
Un governo che in si rende sodale dei bidonisti del MPS deve risponderne sia al paese, considerando che l’azione giudiziaria è stata resa impossibile con il pretesto di salvare i risparmiatori.; di strade per indennizzare questa categoria ve ne erano più di una ma si è usarli come scudo per avallare una frode di stato. Nell’impossibilità di un’azione giudiziaria, può il popolo , in modo civile e pacifico costringere il governo a rendere pubblici i nomi  dei bidonisti? La proposta è: NELLO STESSO GIORNO E ORA UN RADUNO DI CITTADINI DAVANTI LA SEDE PRINCIPALE DEL MPS IN TUTTE LE CITTA’ PER CHIEDERE ELENCHI NOMINATIVI E IMPORTI
E’ un’impresa organizzativa di grande impegno che richiede tempo e mezzi.
Quale forza politica o di altra natura è disponibile?

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