“Colpo di Stato” dello Stato? Bernardelli (Grande Nord): Caro Mattarella, io li avrei fatti governare, si sarebbero schiantati da soli

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di ROBERTO BERNARDELLI – Sicuramente lui, il presidente, lo sa meglio di altri su quale vulcano ci avevano fatti sedere. Ma questo braccio di ferro istituzionale inusuale, in cui il capo dello Stato ha detto no ad un ministro, con un sistema mediatico che è ben diverso da quelli delle generazioni precedenti, in cui il potere di persuasione era visto come garbo istituzionale, ha aperto scenari incerti e devastanti per certi aspetti.

Infatti Salvini si è apprestato a dire che il prossimo governo riproporrà l’impianto che ha subito i veti del Quirinale. Quindi saremo punto e a capo. In più, con percentuali che si possono prevedere bulgare per chi ha vinto la battaglia mediatica con il Colle. Cosa farà allora Mattarella? Dirà ancora di no? O sarà costretto a dimettersi?

Il disastro politico è sotto agli occhi di tutti. Su una cosa hanno ragione i legastellati, e cioè che i palazzi sono lontani anni luce dalle indicazioni di voto. E che quindi il potere fa capire che il voto non serve. Ma per colpa di entrambe, sia per il Quirinale che per la maggioranza che si era creata.

E in tutto questo, le tasse non calano, il Nord aspetta il suo residuo fiscale, le pensioni arrivano nell’anticamera dell’obitorio. Tutto per portarci dove? A nuove elezioni, con la stessa legge elettorale. Secondo me, il tradimento se c’è, arriva da tutto il sistema. Poveri noi, povero Nord.

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