“La gravissima situazione della viabilita’ in Liguria e’ destinata purtroppo a durare per settimane. Ma le polemiche improduttive non servono a nulla. L’imperativo ora e’ scongiurare la ‘fuga’ del traffico merci e passeggeri dai porti liguri, a vantaggio degli scali stranieri”.
Lo afferma Federlogistica-Conftrasporto, lanciando un appello e le proposte per quello che e’ il principale sistema portuale italiano. “Il sistema portuale ligure rappresenta quasi il 50% del traffico container di destinazione finale, motore indispensabile per le attivita’ di export delle imprese del nord ed e’ il primo sistema portuale per il crocierismo, settore che deve essere messo subito in condizione di ripartire”, avverte il presidente della Federazione della logistica, Luigi Merlo.
“Negli ultimi 20 anni i tre porti liguri sono cresciuti tantissimo mentre la viabilita’ non solo non e’ accresciuta, ma e’ peggiorata”, afferma il presidente di Federlogistica-Conftrasporto, sostenendo che la gestione passata di Autostrade per l’Italia e’ stata “inadeguata”.
Federlogistica indica la necessita’ di scelte mirate: “Per evitare che i porti nord europei aggrediscano ancor di piu’ i nostri mercati occorrono risposte immediate che possono arrivare dal potenziamento del servizio ferroviario con riduzione di costi per tracce e manovre ferroviarie, dall’ampliamento delle fasce orarie per ingesso notturno e mattutino nei porti, dall’incremento della digitalizzazione e l’utilizzo di app a favore dell’autotrasporto e della logistica”, dichiara Merlo. Inoltre, prosegue, “i pedaggi, da qui a quando non sara’ tornata una minima situazione di normalita’, dovrebbero essere affidati alle Adsp (Autorita’ di sistema portuale) per avviare azioni immediate, con l’obiettivo di ridurre i disagi dell’autotrasporto e compensare la riduzione di tutte le tariffe portuali e ferroviarie affinche’ i clienti dei porti liguri non scelgano gli scali stranieri.
Questa misura sarebbe importante anche per ‘riparare’, pur se in minima parte, all’esclusione dei porti italiani dalle risorse previste dal decreto Rilancio. Una dimenticanza’ che aggravera’ ulteriormente la situazione dello scalo di Genova”, conclude il presidente di Federlogistica-Conftrasporto.