di Roberto Bernardelli – Il governo più ideologico nella storia della Repubblica ha sancito che la proprietà privata è abolita per Dpcm. Ristoranti e bar devono morire alle 18, così pure le palestre, i trasporti privati… sacrificarsi per tutto il resto del paese e soprattutto per tutti i garantiti come quelli che siedono a Palazzo Chigi e in Parlamento. Un elite di non eletti decide che ci sono imprese destinate al sacrificio più di altre. Senza neppure l’annuncio, la garanzia di un ristoro economico, le attività che generano un indotto di gran lunga più significativo della produttività del governo, si trovano ancora una volta nel giro di pochi mesi costrette a chiudere per l’insipienza della politica.
Siamo in uno stato di macelleria sociale. Ben orchestrata da una comunicazione che gioca sul panico, sui titoli allarmistici.
In un paese normale l’opposizione occuperebbe il Parlamento, pretenderebbe di vedere le carte, di ragionare sui numeri, sugli aiuti, imporrebbe al governo di scendere in piazza tra la gente. Perché è troppo facile parlare dopo il tg la sera, e chiedere sacrifici cioè perdere il lavoro.
Non abbiamo una maggioranza, ma un manipolo di pericolosi cecchini che decidono di volta in volta chi far sparire economicamente e dall’altra non abbiamo una opposizione capace di rappresentare il paese reale. Ci stiamo avviando verso una pericolosa china, che prelude alla perdita di controllo delle piazze.
Ribelliamoci prima che sia troppo tardi.
Onorevole Roberto Bernardelli – Presidente Grande Nord