L’indipendenza è un sentimento e anche un motore che spinge, nel pieno rispetto della libertà, a cercare spazi per non essere sudditi o ancor peggio schiavi. Indipendenti anche dallo stato in cui si vive esercitando il proprio diritto a contrastare ogni legge che si percepisce come vessatoria. Ovviamente l’indipendenza individuale per passare dal personale al collettivo, ha necessità di aggregazioni che sfociano in partiti o movimenti politici. Più si allarga il cerchio delle aggregazione e più è vasto il numero degli aggiustamenti quindi la ricerca di un comune denominatore è più difficile. Gli indipendentisti veneti se vogliono portare la battaglia su basi comuni con un’altra regione sono obbligati a scartare i punti di contrasto e l’aggregazione sempre più ampia comporta una riduzione della piattaforma comune. In termini semplici una macroregione è meno indipendentista di una singolo territorio.
Con lo STATO NAZIONALE muore l’ INDIPENDENZA. Si spiega il nascere di movimenti locali; se gli stessi si fondono per essere accettati da più territori, sino a essere unitari e rivolti all’intero Paese muore l’ Indipendenza. Il Federalismo concilia Indipendenza e Unità. Uno Stato Federale nasce da territori che già hanno una struttura e che trovano la possibilità di federarsi con minime cessione di sovranità. Il caso Italia è paradigmatico , rappresenta la più perfetta e coercitiva forma di obbligo ad essere uniti. Sicilia e Veneto , Liguria e Lucania….. Ha il senso di fare di tutte le erbe unico fascio? La cicoria con la cicuta? Devono essere i singoli popoli a decidere di federarsi. Può un movimento nato per l’Indipendenza di un singolo popolo essere vessillifero dell’indipendenza di tutti e in nome di che? Immigrazione e Euro sono certamente problemi comuni , ma hanno altre frontiere, quelle europee , che possono essere anche nello stresso tempo regionali. La distanza che aumenta tra cittadini e politica, il rifugiarsi nell’astensionismo è la critica alla politica che comunque si globalizza senza aver raggiunto gli obbiettivi per cui è nata, segnano la fine di un percorso. In un clima federalista ogni singola regione, ogni popolo, avrebbero potuto esprimersi e anche trascinare i titubanti. Esiste un effetto domino, sia nel costruire che nel demolire. Nell’attuale momento storico l’ago vira verso il demolire.