di ANGELO VALENTINO – Se l’incremento delle aliquote Iva non verrà disinnescato, oltre ai pesanti effetti recessivisull’economia, l’Italia rischia anche un forte aumento dell’evasione. Lo sottolinea l’Ufficio studi della Cgia di Mestre. Peccato che il report sia uscito in questi giorni di ponte e che la stampa non vi abbia dedicato il massimo dell’attenzione. Proviamo noi a rimediare.
“Il possibile aumento di 3 punti percentuali dell’aliquota ridotta e di 3,2 di quella ordinaria – spiega l’associazione artigiana – interesserebbe anche i servizi di manutenzione e di riparazione, gli onorari dei liberi professionisti e le ristrutturazioni edilizie. Di fatto molti clienti finali
sarebbero “spinti” a non pagarla affatto, evitando di richiedere al prestatore del servizio la fattura o la ricevuta fiscale.
L’infedelta’ fiscale sottrae alle casse dello Stato una cifra stimata in 113 miliardi di euro all’anno. “Proprio perche’ siamo in piena campagna elettorale – afferma il coordinatore Paolo Zabeo – Di Maio e Salvini non possono limitarsi ad affermare che l’Iva non aumentera’. Devono dirci anche dove troveranno le risorse per evitare l’incremento d’imposta”. Sacrosante affermazioni. Aspettiamo ma senza fiducia.
D’altra parte la coperta è sempre quella e sempre più corta. Un po’ come i carri armati di Mussolini. Erano sempre quelli e li facevano sfilare in tutte le manifestazioni. Il bilancio resta sempre quello, anzi, tra interessi negativi sullo spread e il resto…. compreso l’anno bellissimo del Pil da recessione, ecco, appunto, ci dicano dove trovano il coraggio, oltre che le risorse, per continuare a raccontare un sacco di balle.