“Via Bolla, al di là dell’incendio dell’altra sera, è da tempo il simbolo dell’inerzia e della indifferenza di Aler e di Regione Lombardia di fronte a situazioni drammatiche di degrado in cui tanti cittadini sono costretti a vivere. Non è l’unica situazione, come giustamente ha ricordato Sala, anche la situazione di San Siro non è più tollerabile”. Lo scrive su facebook il senatore milanese Franco Mirabelli, vicepresidente del gruppo del Pd al Senato. “Se invece Fontana pensa- prosegue Mirabelli- che il suo ente stia facendo il proprio dovere, ci spieghi perché dopo decine di anni non c’è un progetto di risanamento e di riqualificazione, perché nonostante i tanti soldi messi a disposizione dai governi in questi anni tra finanziamenti e bonus vari non si sia previsto di spendere nulla in una realtà che è unanimemente riconosciuta come una situazione limite”. Richieste di scuse “alle 41.000 famiglie milanesi che vivono nel degrado delle case Aler” da parte di Fontana arrivano dalla consigliera regionale del Pd Carmela Rozza che attacca: “In tre decenni” di governo in Lombardia “il centrodestra ha gestito male gli edifici, abbandonandoli al degrado e non ha difeso la proprietà, chiudendo tutte le portinerie” dice puntando il dito contro la “cattiva manutenzione ordinaria” e “l’approssimazione di quella straordinaria”.
“Fontana- incalza Rozza- dovrebbe spiegare perché i contratti di quartiere di Corvetto e san Siro, partiti nel 2005, non sono ancora stati chiusi, nonostante ci fossero le risorse stanziate dal governo nazionale. Dovrebbe spiegare perché non è stato considerato prioritario stanziare i fondi del Pnrr nel patrimonio Aler di Milano”. “In mancanza di una spiegazione- conclude Rozza- non si può non pensare che il degrado delle case Aler faccia comodo a Lega e centrodestra” per “raccogliere qualche voto” come “fa da sempre per la sanità, per la quale non guarda ai propri errori per correggerli ma addossa le responsabilità altrove”. Contro Palazzo Marino sono intervenuti i consiglieri regionali della Lega Silvia Scurati e Massimiliano Bastoni. Sala, dicono, attacca Regione Lombardia e Aler sui “presunti ritardi per avviare i lavori di riqualificazione di via Bolla, dimenticando che l’iniziativa di via Bolla è stata rinviata per un anno perché il terreno su cui sorgono gli edifici risulta essere di proprietà del Comune di Milano” mentre “Aler ha solo il diritto di superficie” e “il Comune ha avanzato pretese economiche di riscatto dell’area assolutamente fuori da tutte le logiche di mercato”.