Casale Monferrato e le dimissioni del segretario della Lega. Un partito da voce dei territori a voce populista del leader

Le dimissioni del segretario casalese della lega per Salvini premier Farè di cui si è appreso da organi di stampa aprono un dibattito sulle dinamiche interne al cosiddetto centrodestra casalese e al gruppo casalese del partito di Salvini. Cose poco interessanti e ancora meno appassionanti. Diverso è il discorso sulle eventuali ricadute sulle municipalizzate, Farè e infatti membro del CDA di AMC. Di tutto c’è bisogno tranne che di ulteriori diatribe sulla gestione delle aziende dei nostri comuni che garantiscono servizi essenziali a tutto il Monferrato. Dal cambio di nome del palazzetto, al caso gas ai comuni all’ultimo caso Ginepro il ventaglio degli spettacoli poco edificanti offerti dai vertici delle municipalizzate è abbastanza ampio.

Inoltre proprio AMC, nel cui CDA siede ( o ha seduto?) Farè, è di fronte a scelte importanti sul proprio futuro, dalla riorganizzazione post scorporo della rete gas alle proposte su partnership, fusioni o integrazioni di Energica su cui è stato incaricato a suon di decine di migliaia di euro un advisor e del cui lavoro si attendono da mesi gli esiti.
Questioni, queste , decisamente importanti su cui si attendono risposte da un CDA saldo e non preda di diatribe partitiche.
Resta la questione dell’identità di un movimento che nasceva come voce popolare dei territori ed è diventato voce populista del segretario alla ricerca spasmodica di visualizzazioni e like sui social. In fondo il passaggio dalla fu Lega Nord alla lega per Salvini premier (aspetta e spera) è tutto qua.

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