di Roberto Bernardelli – Si fa presto a dire che la legge Fornero va abolita, hanno anche raccolto le firme per farlo, quelli che oggi si nascondono dietro ad un dito. Maurizio Landini segretario Cgil, fa bene il suo mestiere e fa bene a dire che la riforma del governo Monti è stata una cosa oscena. Oscena perché livella tutto e tutti, perché schiaccia chi ha lavorato, chi ha contributi in attivo, e soprattutto quelle regioni che mantengono altre regioni dove si vive di pura assistenza con i contributi versati al Nord. Sulle pensioni, come sul green pass, la Cgil non ha avuto punti di contatto con le posizioni del leader della Lega, Matteo Salvini, anche perché su quota 100 la posizione del sindacato è stata sempre differente. “Cgil, Cisl e Uil – ha ricordato Landini – hanno chiesto di mettere mano alla riforma delle pensioni che va oltre quota 100, che non ha riformato la legge Fornero”. Intervenendo a Omnibus il numero della Cgil ha detto che “la vogliamo riformare complessivamente. Quota 100 non ha affrontato il tema dei lavori gravosi, della pensione di garanzia per i giovani, il problema della differenza di genere e del costo pagato delle donne. Oggi non c’è solo il problema del cosiddetto scalone, non a caso stiamo chiedendo unitariamente, da tre anni, di poter aver un sistema che a 62 anni si possa scegliere in modo flessibile di andare in pensione o con 41 anni di contributi. Stiamo dicendo che il tema centrale è individuare i lavori gravosi – ha concluso – quota 100 era un sistema rigido”.
Bene, fin qui la cronaca. Ma Landini lo sa che al Nord si può andare in pensione come Dio comanda e che da queste parti solo la Lombardia h 56 miliardi di residuo fiscale? Basterebbero gli interessi o le briciole su questo capitale da dissequestrare a Roma per garantire il pensionamento sereno di milioni di lavoratori. Se la Cgil si batte per la giustizia sociale e non per il populismo sindacale, batta un colpo. Adesso. Faccia quello che né la destra nè la sinistra hanno il coraggio di fare. Restituire i soldi a chi lavora. Poi venga a firmare ai nostri gazebo la richiesta di togliere la doppia tassazione sulle pensioni. Avanti che c’è posto, Landini.
Onorevole Roberto Bernardelli – Presidente Grande Nord