di Roberto Bernardelli – Al primo consiglio dei ministri cancellerò tutte le accise…. Doveva essere il viatico di FelpaMatteo per una nuova stagione, più equa, di tassaazione sulle materie prime. Dai carburanti via via scendendo fino alle bollette. Invece la politica sovranista si è spostata sui barconi, sulle crociate al Sud e su altri lidi inconcludenti. Fatto sta che la pandemia mette ancora paura e che il costo di produzione delle materie prime mette a serio repentaglio lavoro, consumi, ripresa. Basta leggere l’allarme di viale dell’Astronomia.
Crescono infatti i rischi per l’industria a causa del caro-energia. Lo sottolinea il Centro studi Confindustria (Csc) nella congiuntura flash di dicembre. “Lo scenario per la manifattura sarebbe favorevole – afferma il Csc – a novembre il Pmi è salito ulteriormente (62,8 da 61,1), indicando espansione, grazie agli ordini in aumento. Tuttavia, l’impennata abnorme del prezzo europeo del gas e, quindi, dell’elettricità in Italia (+572% a dicembre sul pre-crisi), se persistente, mette a rischio l’attività nei settori energivori”. E prosegue: “Anche perché si somma alla scarsità e ai rincari di vari input produttivi. Si registrano primi impatti sulla produzione industriale in Italia (-0,6% in ottobre, dopo la frenata nel III trimestre), come già accaduto in Germania e Francia”.
Come la mettiamo, caro Salvini, con l’inflazione e il costo della vita al Nord? Mandiamo i pensionati al Sud e risolviamo così tutti i problemi?
Onorevole Roberto Bernardelli, presidente Grande Nord