Caro Babbo Natale, è vero che in politica un mese, e forse anche dei giorni, corrispondono a un’era geologica. E’ anche vero che… c’era una volta il Nord e adesso è un tutt’uno con l’Italia. Ma io ricordo una letterina scritta da Bobo Maroni segretario per incitare la sua base a riprendere in mano la bandiera dell’indipendenza.
Diceva che la Lega difende le ragioni del Nord e che da lì non si sposterà mai. Prima veniva il Nord, poi tutto il resto. Prima si doveva difendere la questione settentrionale, al resto ci pensino gli altri a casa loro. Perché è come se un partito del Sud venisse a casa nostra e ci dicesse: adesso ci pensiamo noi a voi. Insomma, non ci capiamo più niente.
Io leggo: “La questione settentrionale è più attuale che mai…. continuerà ad essere il punto di riferimento della Lega”. E adesso? Babbo, spiegamelo tu.
E vado avanti e leggo ancora: “Voglio aprire un confronto che traduca “Prima il Nord” in atti concreti di obiezione fiscale”. Babbo, non capisco. Ne sai qualcosa?
Infine, apprendo che occorre far ripartire una Lega di lotta, “tornando a sventolare con forza le bandiere dell’indipendenza, della Padania e della nuova Europa dei popoli”. Caro Babbo Natale, siccome non ci sono più né le bandiere né la Padania, io provo a chiederle a te queste cose. Se ci crediamo, le cose si avverano?