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Careghe per veneti poco ambiziosi

veneto

di MASSIMO VIDORI – E’curioso il ribaltamento dei ruoli che il successo della Lega italiana sta mostrando.

Si è fatta passare la convinzione che i territori amministrati dalla Lega debbano a quest’ultima la loro miglior qualità di vita. Si è dimenticato il passato remoto e recente di queste terre, come se la cultura sociale che deriva dalla storia e dall’attitudine di un Popolo non fosse determinante per caratterizzarne la classe politica. Sia ben chiaro: non è il modello veneto figlio della Lega, ma il contrario. Si dimostra in tutti gli altri prodotti veneti frutto di lavoro, applicazione e tenacia.

Condivido nulla del progetto politico italianista di Salvini e sono certo dell’infausto destino politico che lo attende vista l’insormontabilità della riforma che dovrebbe realizzare. Tuttavia il format è vincente in termini di consenso, anche applicato a realtà che non lo potranno mai attuare compiutamente. Insomma, un’ottima operazione di marketing politico, destinato ad un severissimo esame autunnale.

E’ chiaro che non è la Lega a manovrare il Veneto, ma il Veneto che concede di farsi manovrare da una classe politica che appena credibilmente faccia il possibile. In fin dei conti abbiamo standard esistenziali analoghi al Sud Tirolo dell’autonomia vera. Ci costano un botto infame di tasse, spese e qualità di vita, ma restano raggiungibili.

Fintanto che tutto questo sarà disponibile, i politici modellati dal Veneto impastatore continueranno a governare. Per i veneti fare il “caregaro” è ancora molto meno entusiasmante che aprire una partita Iva. Fintanto che tutto questo sarà disponibile!

Massimo Vidori

indipendentista veneto

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