Maldestra burocrazia, capace solo di distruggere il lavoro

di GIUSEPPE SGUBBI SOLAROLO

Nella più completa indifferenza, ogni giorno in Italia chiudono mille piccole aziende. Non sono mancate anche scene di compiacimento, recentemente ho sentito una frase emblematica: ogni chiusura di una piccola azienda significa pure  “un evasore in meno”.  Siamo a livello di ricovero!

Non occorre essere  laureati in scienze politiche per capire che se tale emorragia non sarà prontamente arrestata, fra non molto questo disgraziato paese sarà immancabilmente costretto a portare  i registri in tribunale  e dichiarare fallimento.  Ascoltando i  commenti di quelli che hanno il compito di gestire gli affari italiani, cioè  politici, sindacalisti,  banchieri  e  burocrati, si ha l’impressione che questi  non si siano resi conto della situazione in cui ci troviamo. Sarà bene che qualcuno li informi.

Ammesso, ma  non concesso, che si riesca ad arginare tale emorragia, occorre poi dare la possibilità ai  “volenterosi”, sia italiani che stranieri, di poter  ricreare  le strutture che avevano prodotto   il vero e proprio “miracolo” italiano. Purtroppo,  i “volenterosi” saranno “bloccati” dalla asfissiante burocrazia, asfissiante non solo  in quanto  le leggi   frenano  gli  investimenti, ma  anche dal comportamento degli stessi burocrati. Ai  burocrati è stato dato un compito importante, fare in modo che tutto venga fatto nel rispetto delle leggi vigenti, ma questi,  abusando  di un potere che non gli è stato dato, si sono pure arrogati  il diritto  di poter bloccare ogni  iniziativa. Non a caso si dice che “non muove foglia che il burocrate non voglia”.

Compito dei burocrati sarebbe pure quello  di snellire le pratiche, ma, salvo  lodevolissime eccezioni,  si comportano  all’opposto,  riescono a complicare   anche le cose più semplici. Si  provi,  per esempio,  a chiedere il semplicissimo permesso per  tinteggiare la casa, ebbene anche in tal caso, questi riusciranno  a   mettersi  di “traverso”.  Trovo difficoltà nel capire il loro  maldestro comportamento, c’è chi dice  che si tratta della vendetta  dei mediocri, sui capaci.

Ma chi sono  i burocrati? Di loro si sa poco, si sa solo che molti  si sono “imboscati” in una “selva” di sportelli, che il volenteroso, pratica alla mano, dovrà obbligatoriamente  rivolgersi per elemosinare gli indispensabili timbri.  Siamo nel ridicolo, ci troviamo in piena era della telematica, ma la burocrazia italiana è ancora ferma nel Medioevo. I danni  creati dai burocrati all’economia,  non sono facilmente quantificabili, se la legislazione italiana considerasse reato il “frenare il progresso”, alcuni di loro potrebbero essere   penalmente  puniti.

La riforma burocratica  è una delle  “vere emergenze”, ma considerato che solo i burocrati  sono in grado di farla,  tale riforma non sarà mai fatta, e conseguentemente  non  sarà possibile fare le altre.

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