Bulgaria, Parlamento circondato. Chieste dimissioni del governo

di ANGELO IERVOLINO

Più di 110 persone, tre ministri, deputati e giornalisti, sono rimasti bloccati per quasi tutta la notte nella sede del parlamento bulgaro a Sofia, assediato da ieri pomeriggio da una folla di manifestanti che protestano contro la corruzione e chiedono le dimissioni del governo di sinistra del premier Plamen Orecharski e nuove elezioni. Alle 3,30 ora locale (le 2,30 in Italia) la polizia è riuscita a forzare una barricata dei dimostranti e raggiungere l’edificio con diverse camionette, evacuando circa 80 persone, tra i quali i ministri Dragomir Stoynev e Ademov e i deputati del Partito socialista (Psb) e del partito della minoranza turca (Mdl).

In precedenza un tentativo della polizia di forzare l’assedio era fallito, con scontri nei quali 9 persone erano rimaste ferite (due erano poliziotti). Sono rimaste ancora intrappolate circa 30 persone. La Bulgaria, è il paese più povero dell’Unione europea, dall’inizio dell’anno vive una grave crisi politica, provocata dalla crisi economica globale. A febbraio il governo del premier di destra Boiko Borisov è caduto a seguito delle continue manifestazioni di piazza contro le misure di austerità. Dalle elezioni anticipate del 12 maggio è uscito un governo di tecnocrati sostenuto dalla sinistra, ma le manifestazioni sono continuate. Secondo informazioni non confermate, le forze di polizia sono state mobilitate nella capitale da altre città, tra cui Blagoevgrad e Kyustendil.

I manifestanti stanno costruendo barricate intorno al parlamento con tavole, piastrelle, bidoni della spazzatura, panchine e altri oggetti trovati in strada. Tra l’Università di Sofia “St. Clemente di Ocrida” e il parlamento erano accatastati tronchi, rami, pezzi di metallo. Le barricate sono destinate a impedire del tutto l’accesso al Parlamento.

In collaborazione con http://lenewsdiangeloiervolino.altervista.org

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