Non sta a me dare un voto al Governo, ho colto con attenzione le parole del Presidente del Consiglio dove ha dichiarato di voler stimolare gli investimenti, cosa di cui questo Paese ha seriamente bisogno, spero che venga realizzato nel più breve tempo possibile. Nella precedente Legge di Bilancio mi sarei aspettato un intervento più consistente sul taglio del cuneo fiscale”. Lo dice il presidente di Confindustria Carlo BONOMI a RTL 102.5.
“Nella delega fiscale si parla di fisco d’intesa e secondo me dovrebbe essere dedicato a chi investe e chi patrimonializza, gli eventuali supporti a chi assume non passano per il fisco d’intesa ma per i contributi. Ritengo che incentivare chi assume non è corretto, perché fa parte del mio lavoro. Poi, se denunciamo la mancanza di 400mila profili preferirei abbassare le tasse del lavoro, siamo il Paese che paga più tasse sul lavoro che sulle rendite finanziarie. Quando c’è la Legge di Bilancio e le elezioni sono tutti d’accordo, passato quel momento tutti se ne dimenticano. Tagliare il cuneo fiscale vuol dire fare un intervento consistente, parliamo di 15 miliardi, ma si preferisce invece polverizzare questi interventi per una risposta al proprio elettorato”. “Se dobbiamo fare uno strumento di incentivazioni alle assunzioni deve essere strutturale e universale. Non può essere lo Stato a decidere chi è avvantaggiato e chi è supportato. Se si vuole fare questi interventi che si usino i contributi non l’IRES che è il fisco d’impresa”, continua BONOMI.