
Paradossale il fatto che un Paese come la Cina, molto più inquinato del nostro, sia riuscito addirittura a registrare una diminuzione dell’inquinamento atmosferico mentre a Milano ci affidiamo ancora alla danza della pioggia o peggio, a “geniali” trovate anti-smog come l’estensione dell’Area C ai veicoli Gpl e metano – che in altre metropoli sono considerati a basso impatto inquinante.
Non bisogna essere degli esperti per sapere quanto, in alcuni periodi dell’anno, l’aria diventi quasi irrespirabile nella nostra città e quanto invece, allontanandosi per una gita fuori porta, scompaiano come per magia disturbi come tosse e bronchiti. L’Assessore Granelli ha più volte ribadito che gran parte della responsabilità è degli autoveicoli che si concentrano lungo le arterie della nostra città, con conseguente aumento dei fattori inquinanti. Questa affermazione non è solo incosciente ma, estremamente pericoloso imputare la responsabilità alle sole automobili, dimenticandosi totalmente delle caldaie a gasolio che nella stagione invernale giocano un ruolo determinante là dove c’è la più alta concentrazione degli impianti di riscaldamento e cioè in città . Suggerire quindi all’assessore, un’azione mirata su questo tipo di impianti, che ridurrebbe notevolmente l’inquinamento atmosferico, prima di altre azioni punitive su cittadini che hanno cambiato la macchina in gpl_ metano per non pagare l’areaC e che invece si ritroveranno a pagare l’odiata gabella per entrare in Centro a Milano!