Bombe sull’Italia? Ci hanno già fatto “prigionieri”: Bolletta energetica a più 160%

Lo scoppio della guerra in Ucraina il 24 febbraio scorso “ha innescato una forte instabilita’ al rialzo dei prezzi dell’energia, gia’ in atto, da mesi, con incrementi di circa il 50% delle quotazioni del gas e dell’elettricita’ sui mercati internazionali. Conseguentemente, l’impatto sulla bolletta energetica di famiglie e imprese diventa sempre piu’ pesante e difficilmente sostenibile”. Lo rileva in una nota Confcommercio che, in collaborazione con Nomisma Energia, ha stimato gli effetti del conflitto in Ucraina sulle imprese del terziario di mercato. In particolare, si legge, “per le imprese del terziario di mercato dei settori del commercio, della ricettivita’ e della ristorazione un aggravamento del conflitto, con l’eventuale interruzione delle forniture di gas dalla Russia, potrebbe comportare una spesa energetica di quasi 30 miliardi di euro nel 2022, con un incremento di oltre il 160% rispetto al 2021”.

Sul fronte carburanti – prosegue Confcommercio nell’analisi – il prezzo del petrolio macina nuovi record e spinge il gasolio oltre 1,8 euro al litro e con il conflitto in corso per l’autotrasporto si rischia una maggiore spesa annua di 21 miliardi. Sono dunque sempre piu’ urgenti misure strutturali per risolvere i nodi del nostro sistema energetico, a cominciare dalla riduzione della dipendenza dalle forniture estere, dalla revisione della fiscalita’ energetica e dall’abbattimento degli oneri generali di sistema. E’ quanto si legge in una nota di Confcommercio che, in collaborazione con Nomisma Energia, ha stimato gli effetti del conflitto in Ucraina sulle imprese del terziario di mercato.

COMMERCIO, TURISMO E RISTORAZIONE

Il prezzo del gas, quello piu’ esposto alla crisi degli ultimi mesi – prosegue la nota – a inizio febbraio era intorno a 80 euro per megawattora, per salire a 120 il giorno dell’inizio del conflitto e toccare, in questi ultimi giorni, punte anche superiori a 170, livelli incomparabili con i 25 di un anno fa. Analoghi andamenti si registrano per l’elettricita’ i cui prezzi continuano ad oscillare sui valori record gia’ toccati brevemente qualche settimana fa. L’evolversi della crisi russo-ucraina e’ ancora molto incerta ed e’ quindi solo possibile ipotizzare tre diversi scenari di andamento dei prezzi su cui basare le stime dell’impatto per le imprese del commercio, del turismo e della ristorazione in Italia in termini di maggiore, o minore, spesa nel corso del 2022.

AUTOTRASPORTO Analoghe tensioni potranno riverberarsi nel settore dei carburanti, i cui rincari, gia’ oggi, stanno profondamente colpendo la funzionalita’ della filiera dei trasporti e della logistica, a cominciare dall’autotrasporto.

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