Il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, ha annunciato al premier Conte le proprie dimissioni per il disaccordo interno al governo sulla questione della Tav Torino-Lione, ma Conte lo ha convinto a rimanere al suo posto.A riportare il retroscena è il quotidiano torinese La Stampa, secondo cui ieri, martedì 5 marzo 2019, l’esecutivo è stato a un passo dalla caduta.
Lo scontro tra Lega e M5S sulla questione Tav si sta facendo molto teso. Conte ha assicurato che una soluzione sarà trovata entro venerdì 8 marzo, ma nel vertice ad hoc di ieri a Palazzo Chigi non si è trovato nessun punto di incontro. Un nuovo summit è in programma.
Secondo La Stampa, il vicepremier leghista Matteo Salvini è sempre più deciso a impuntarsi per lo sblocco dell’opera. Tanto che, prima del vertice di ieri, avrebbe espresso a Conte la propria posizione irremovibile: “Non si può più tergiversare: la Tav va fatta, non ci sono alternative”.
Anche il premier, scrive il quotidiano torinese, è favorevole all’Alta velocità tra Torino e Lione: dopo aver sentito Salvini, Conte avrebbe così chiamato Toninelli per comunicargli la sua intenzione di andare avanti con l’opera e il ministro avrebbe risposto annunciandogli le proprie dimissioni.
La decisione sarebbe stata ritirata in seguito a un successivo intervento dello stesso premier: resosi conto del forte rischio di una crisi di governo, infatti, Conte avrebbe richiamato Toninelli per assicurargli che si troverà “una buona mediazione per tutti”.
Non è un caso che il vicepremier Salvini abbia proposto un decreto per l’inserimento dei bambini non vaccinati a scuola al ministro della salute. Merce di scambio per un ammorbidimento dei 5Stelle?