Bilinguismo, stop and go in Regione Veneto

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Il progetto di legge sul bilinguismo e  per la valorizzazione della minoranza e della lingua veneta oltre a  spaccare la maggioranza di centrodestra in Consiglio regionale sta dividendo gli stessi gruppi consiliari, o almeno quello dei tosiani, con il capogruppo Stefano Casali contrario e gli altri tre, Maurizio Conte, Andrea Bassi e Giovanna Negro, a favore. “La mia posizione personale è che questo pdl sul bilinguismo sia una gran perdita di tempo – spiega il capogruppo tosiano Stefano Casali all’Adnkronos – primo perchè noi veneti non ci sentiamo una minoranza, ma anzi siamo la maggioranza operosa e produttiva della nazione”. “E poi – continua Casali – credo che più che alla lingua veneta bisognerebbe pensare a insegnare una seconda lingua straniera ai nostri ragazzi, in modo che possano operare e lavorare meglio e portare il genio italiano e VENETO all’estero, ed avare così più chances nel mondo, con ricadute positive anche per i nostri territori”. Infine, spiega il capogruppo tosiano: “Questa legge rischia di essere incostituzionale, e quindi, a maggior ragione, mi sembra una perdita di tempo”.

Di tutt’altro avviso Maurizio Conte, ex assessore leghista e oggi esponente della lista tosiana, che replica: “Noi tre: Andrea Bassi, Giovanna Negro e il sottoscritto, non rinneghiamo la nostra storia leghista, ed i nostri ideali, questo al di là del simbolo, e quindi siamo a favore di qualsiasi azione che, in base alle norme previste dalla Costituzione, possa dare maggiori opportunità ai veneti. Un obiettivo da portare avanti, e non certo un atto eversivo”. “E martedì prossimo con i voti di Lega, Lista Zaia e nostri, il pdl verrà approvato di sicuro”, conclude Conte.

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