Indipendenza Veneta ha seguito con attenzione il dibattito che si è sviluppato sulla stampa a seguito della presentazione e discussione in Consiglio Regionale del Pdlr n. 116 sui temi del bilinguismo.
Abbiamo considerato meritoria l’iniziativa che ha portato al centro dell’attenzione mediatica la lingua come elemento irrinunciabile dell’identità veneta.
Indipendenza Veneta nelle sue iniziative di proposta legislativa ha sempre curato la sostenibilità giuridica dei testi sottoposti all’attenzione delle forze politiche e al Consiglio Regionale. Coerentemente con tale modus operandi ha analizzato il testo della 116 che pare bisognoso di alcune puntualizzazioni e modifiche.
Vanno in primis valutati tutti gli strumenti giuridici, italiani ed europei, che la normativa mette a disposizione per sostenere la lingua dei padri e le possibilità offerte dalla recente riforma denominata “buona scuola”, come già applicata in altre regioni italiane.
Indipendenza Veneta è a disposizione per contribuire a definire un percorso che veda coinvolte la maggior parte delle forze culturali e politiche interessate alla salvaguardia di questa ricchezza. Questa materia non è una questione di schieramenti e non deve essere occasione di divisione ma di unione del Popolo Veneto.
Auspichiamo che tutti i gruppi politici del Consiglio regionale abbassino i toni e si prendano i tempi necessari per cercare la massima condivisione che porti ad una norma in grado di avviare un percorso virtuoso di insegnamento della lingua veneta, in particolare rivolto ai giovani veneti.
Con la stessa logica presidieremo anche l’iter delle nuove proposte di legge regionale sul referendum per l’indipendenza. Per esse abbiamo inoltrato in data 24/10 c.a. al Presidente della Prima Commissione Marino Finozzi formale richiesta di partecipazione, sia con tecnici da noi suggeriti per le materie economiche, giuridiche e storiche, sia con 2 auditori.
per il Consiglio Nazionale di Indipendenza Veneta
Massimo Vidori
1°Consigliere