Bernardelli: Vogliono far “morire” il Nord di inflazione e di pensioni (ma degli altri)?

di Roberto Bernardelli – Anche se l’Italia è una, è anche trina, perché tre sono di fatto le aree macroregionali diverse per economia, società, cultura, storia.

L’Istat ci dice che, come si sa sa già andando a fare la spesa, l’inflazione va per la sua strada, il governo, le istituzioni, per la loro. La forbice tra paese reale e il palazzo si apre sempre di più. L’Istat ha rilevato che a ottobre i beni alimentari, per la cura della casa e della persona sono aumentati da +10,9% a +12,6% (+12,7% precedente stima) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto da +8,4% a +8,9%.

Torniamo ai tempi degli anni ’80, dove però c’era il boom, la ripresa, l’economia girava. “È necessario risalire a giugno 1983 (quando registrarono una variazione tendenziale del +13,0%) per trovare una crescita su base annua dei prezzi del carrello della spesa superiore a quella di ottobre 2022” commenta l’Istat. Peccato però che allora si viveva ancora abbastanza bene nel rapporto costo della vita e potere d’acquisto. Oggi non è così, non è più come allora da decenni.

 

Il Nord ha il costo della vita più alto del Paese ma la politiche se ne frega.

Sappiamo bene quanto incida sulle nostre imprese e le nostre famiglie la bomba energetica.

L’Istat ci ricorda infatti che a fare la parte del leone sono ovviamente i prezzi dei beni energetici: da +44,5% di settembre a +71,1, sia regolamentati (da +47,7% a +51,6%) sia non regolamentati (da +41,2% a +79,4%), e in misura minore ai prezzi dei beni alimentari (da +11,4% a +13,1%), sia lavorati (da +11,4% a +13,3%) sia non lavorati (da +11,0% a +12,9%), e degli altri beni (da +4,0% a +4,6%).

Sappiamo, e lo sanno anche a loro, a Roma, che senza una contrattazione e una retribuzione che tengano conto del divario del paese in termini reali, ci saranno sempre più nuovi poveri al Nord.

Eppure tirano diritto e parlano di voucher, di benefit, di quota 101, 102, 103, 104 all’infinito, spostando sempre in là la riscossione del diritto alla pensione per chi ha sempre lavorato e non può smettere di lavorare, per pagare chi non ha versato e rende le casse pubbliche sempre più povere.

Di cosa hanno deciso di far morire il Nord? Di inflazione e pensioni, ma degli altri?

Onorevole Roberto Bernardelli, presidente Grande Nord

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