di ROBERTO BERNARDELLI – Nulla accade mai per caso. Il barbaro attentato di Strasburgo ai mercatini colpisce un’Europa distratta e nel pieno di un sonnambulismo politico che distrae e divide. Il primo ministro inglese May è alle prese dopo la Brexit con una delle più gravi crisi di politica estera dal dopoguerra. La Francia di Macron è ferro e fuoco per la rivolta “improvvisa” dei gilet gialli. Salvini in Italia attacca un giorno sì e l’altro pure l’Europa, prima invocando di demolire la moneta unica poi dichiarando guerra al primo che passa purché porti voti. E’ il quadro di un continente sotto scacco, privato dell’unità e dell’unità di intenti che dovrebbe portare alla soluzione condivisa dei problemi. Sentiremo ovviamente i soliti attacchi al terrorismo islamico, ma i primi nemici sono in casa e sono gli Stati che non sanno come dirigere il vecchio continente da una parte, e i populisti che sfiniscono senza dare alternative, l’Europa dei popoli. Oggi più che mai serve stare in Europa.
Roberto Bernardelli, presidente Grande Nord