di Roberto Bernardelli – Ma che razza di paese è quello in cui lo Stato non paga l’Iva ai propri fornitori che già l’hanno pagata per acquistare beni e servizi, senza possibilità di poterla compensare?
Nel silenzio più totale dell’opposizione, almeno quella barricadera che vive su facebook, veniamo a sapere da Marco Dettori, presidente di Assompredil Ance, l’associazione che rappresenta la filiera edile di Milano, Lodi, Monza e Brianza, della”richiesta del Governo all’Unione Europea di proroga per altri 3 anni dello Split Payment, che avrebbe dovuto naturalmente decadere a fine mese. Questo strumento è una misura vergognosa, che per il nostro territorio vale oltre 300 milioni di euro, con la quale lo Stato ha obbligato le imprese a fare da Banca al posto della Pubblica Amministrazione”.
Altro che Stati generali dell’economia.
Ma cos’è lo Split payment? In pratica, lo Stato di versa l’Iva ai propri fornitori (tra cui gli appaltatori), che invece l’hanno già dovuta pagare, rendendo impossibile la compensazione dell’imposta. Non per nulla l’Italia in fatto di rimborsi ci mette 63 settimane contro le 16 della media comunitaria.
Vogliono far ripartire l’economia rubando i soldi a chi lavora? Più che una domanda, è certezza matematica.