di Roberto Bernardelli – Tempo al tempo e i nodi al pettina c’arrivano sempre. Il boom degli acquisti in rete sta portando a problematiche molto importanti, con da un lato molto packaging da smaltire e dall’altro con le citta’ che sono invase da mezzi di trasporto spesso inquinanti che ci portano a casa quello che compriamo online.
Basterebbe copiare dai paesi confinanti e studiare come hanno affrontato e cercato di risolvere le modalità di consegna durante l’arco delle 24 ore per evitare che Milano o le nostre città diventino nuvole di smog, perennemente vittime di code automobilistiche, mezzi fermi in doppia e terza fila… insomma, un inferno.
La questione, con la pandemia e la crescita dell’e-commerce, è diventata emergenza. Ora lo scopre anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala, ospite all’incontro online “GreenItaly2021-Focus Lombardia. Un’economia a misura d’uomo per il futuro dell’Europa”.
A misura di chi? Milano città verde? Premiata per le soluzioni ambientali all’estero, in realtà è una bufala verde. “Noi parliamo da anni della logistica di prossimita’ – dice Sala -, ma non stiamo ancora facendo abbastanza”. Diciamo anche nulla.
Oltre ad un lavoro sui comportamenti individuali, ha aggiunto il sindaco milanese, “bisogna agire su come ci muoviamo, su come facciamo la differenziata come gestiamo i rifiuti, su come ci alimentiamo e sul profilo energetico dei palazzi in cui viviamo”. “E’ importante per chi fa politica cercare di interpretare il pensiero dei cittadini e di convincerli che e’ necessario delineare un nuovo modello di sviluppo”, ha concluso.
Bene, e la soluzione dov’è? E’ nel programma da enciclopedia della sua campagna elettorale? Caro sindaco, giri per le strade di Milano, incontri la gente, provi a muoversi in centro, magari parlando col popolo che non abita dentro la stretta cerchia del centro, le possono arrivare alcune idee. Oppure, copi la Francia.
Onorevole Roberto Bernardelli, presidente Grande Nord