di Roberto Bernardelli – L’esito schiacciante del referendum costituzionale sancisce un principio sacrosanto: i cittadini chiedono che la politica non sia fatta da mestieranti e fannulloni, poltronari che schiacciano un pisolino durante i lavori in Parlamento. Grande Nord aveva dato libertà di coscienza in questo quesito ma è evidente che si trattava di un primo passo verso una forma di democrazia e di sovranità più consapevole e gli elettori hanno fatto capire cosa vogliono dalla politica.
Pochi ma bravi. E pagati il giusto. Pertanto questo referendum altro non è che un primo passaggio verso una riforma più organica, con una riduzione degli stipendi e con una legge elettorale che ripristini le preferenze.
In altre parole, si potrà scegliere chi votare, si potrà decidere se chi viene proposto è una donna, un uomo del territorio. Fino ad oggi hanno scelto nelle segreterie dei partiti. Lo faranno ancora, lo sappiamo, ma appunto perché oggi come oggi che conta sono soprattutto gli uomini, al di là dei partiti, ne vedremo delle belle.
Onorevole Roberto Bernardelli – Presidente Grande Nord