Bernardelli: Qualcuno si accorge solo ora che il Nord è stato tradito?

di Roberto Bernardelli – Come voi leggo i giornali, le cronache e la dialettica tra partiti. Come voi apprendo che c’è tanta agitazione attorno alla salvaguardia delle ragioni della questione settentrionale. Molti arrivano con l’ultimo treno.

Bene. Da imprenditore difendo il lavoro col coltello tra i denti, tutti i giorni, nella mia e vostra Milano. Come uomo appassionato di politica ho fondato Grande Nord quando nessuno fiatava dentro la Salvini Premier. Anzi. Da nordisti sfegatati, i dirigenti del segretario si sono trasformati in convintissimi nazionalisti sovranisti.

Oggi ne sentiamo delle belle, di tutti i colori. Sono questioni che non ci riguardano e che guardiamo come tutti i  cittadini ma dalla finestra. La nostra azione politica ha denunciato il reddito di cittadinanza quando la Salvini Premier votata il provvedimento assistenziale. Siamo stati in piazza quando nella Salvini Premier non cambiavano la Fornero mentre noi chiedevamo di abolire la doppia tassazione sulle vostre pensioni e di avere a casa nostra il residuo fiscale.

Abbiamo votato per l’autonomia mentre per 5 anni non se l’è filata nessuno nella Salvini Premier.

L’esito elettorale ha sancito il fallimento di quel partito. Oggi aspettiamo ancora di capire dove questo Stato intenda portare il Paese e se ancora è sacrificabile il Nord per mantenere l’altra metà di Italia ancora ferma. Qualcuno ci spieghi che intenzioni ha il governo e se qualcuno vorrà avere l’onestà di ammettere di avere sbagliato. E taciuto troppo.

Onorevole Roberto Bernardelli, presidente Grande Nord

Print Friendly, PDF & Email
Articolo precedente

Povera Lombardia....

Articolo successivo

Quando persino il socialista Turati pensò alla città "Stato di Milano". Il Nord era pioniere del cambiamento e Roma il passato. E oggi, dopo la Salvini Premier, cosa resta?