Bernardelli: meritocrazia? 50 anni di aiuti al Sud, arriva lo sconto del 30% sui contributi e in Europa il salario minimo!

di Roberto Bernardelli – Sono un imprenditore, parlo da imprenditore. Due notizie oggi mi fanno alzare la soglia di guardia perché nel mio fare impresa che conta è la meritrocrazia. Premio solo chi merita. Non c’è posto nel settore privato per l’assistenzialismo. Assumere è la mia missione, generare prodotto interno lordo, utili da reinvestire la logica. Eppure  dove si corre e si è rimasti fermi lo Stato ha deciso di non intervenire. Ancora una volta assistiamo alla decontribuzione,  o meglio, allo sconto sui contributi. Peccato che non ci sia lavoro. Insomma, il governo butta il sale nell’acqua ma la pentola è vuota. Il punto è  che hanno deciso, strano ma vero, di dedicare ”al tema dello sviluppo del Mezzogiorno una cura particolare. Abbiamo già varato la fiscalità di vantaggio, una misura senza precedenti, 30% di riduzione del costo dei contributi per le aziende, perché ci siano più occupazione e sviluppo”. Lo ha detto il ministro dell’economia Roberto Gualtieri ad Altamura durante la visita ad un’azienda.

”Vogliamo rendere questa misura permanente – ha aggiunto -. Con il Recovery Fund possiamo dare un orizzonte decennale con un programma specifico che si chiama React Ue e poi vogliamo che questa misura sia accompagnata da investimenti senza precedenti in infrastrutture materiali, immateriali e sociali nel Mezzogiorno. L’importante è avere interlocutori locali seri con lo sguardo all’Europa e al futuro e non al passato”.

Auguri. Il Sud così non dovrebbe più avere problemi, uno sconto permanente… Ma non è finita.

Per lo sviluppo, ”la quota di investimenti per il Mezzogiorno – ha detto ancora Gualtieri – dovrà essere più alta della percentuale normale legata alla distribuzione demografica. E’ un fatto evidente, perché abbiamo una sotto-dotazione di infrastrutture di tutti i tipi e la dobbiamo riportare a un livello di media nazionale e media europea. Altrimenti anche una misura importante come la fiscalità di vantaggio, necessaria a un beneficio temporale, non innesca una crescita strutturale”.

Evviva. Mentre l’Europa ha annunciato di voler arrivare al salario minimo. Potrebbe essere una conquista di civiltà se non fosse che la produttività avrebbe qualcosa da eccepire. Giusto pagare il giusto, ma sento odore, non so perché, di reddito di cittadinanza europeo.

Onorevole Roberto Bernardelli, Presidente Federale Grande Nord

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