di ROBERTO BERNARDELLI – E il caso Siri e il caso Tav, e il caso defollow tra Di Maio e Salvini che non si seguono più su Instagram, e il caso 25 aprile e le balle di fra Giulio…. Ma scusate, amici miei, ma nessuno dice che Standard & Poor’s ha confermato che stiamo male e che il rating che ci meritiamo è ancora BBB con outlook negativo? Resta il giudizio dell’ottobre scorso, ma per pietà. Siamo e restiamo sotto osservazione e l’agenzia di rating si sofferma in particolare sul fatto che “l’economia italiana sarà in fase di stallo quest’anno e che le politiche del governo rischiano di rafforzare larigidità dei salari e del mercato del lavoro”, come riporta il Sole24Ore
Di più. Dice l’agenzia che «se il deficit e il debito superassero significativamente le nostre previsioni, e se osservassimo un marcato deterioramento nelle condizioni finanziarie a causa della persistente incertezza politica», allora ci sarebbe un ulteriore ribasso. In pratica da qui a diventare spazzatura il passo sarebbe breve. Ma ora contano le bravate dei due vicepremier, le loro uscite sui social.
Teniamo però a mente queste date. Il 9 agosto sarà Fitch a parlare, il 6 settembre toccherà a Moody’s, il 25 ottobre S&P Global Ratings e il 15 novembre Dbrs. Si avvicina il bilancio di fine anno… Con questo governo. Figuriamoci.