di ROBERTO BERNARDELLI – Gorino…. Ficarolo… Ma anche altri Comuni sono insorti contro il “sequestro” di proprietà private per farle occupare da stranieri che non sappiamo se siano profughi, se siano migranti per ragioni economiche entrati senza titolo perciò clandestini o altro. L’ultima battaglia in ordine di tempo si è consumata in provincia di Rovigo. E il braccio di ferro ha avuto un esito, ovvero la revoca da parte della Prefettura della requisizione dell’hotel ‘Lory’ che dal 15 novembre scorso ospita in via temporanea 15 immigrati richiedenti asilo. Modo elegante per non scrivere clandestini, perché non è politicamente corretto. La decisione è stata presa dal prefetto di Rovigo Enrico Caterino. Era ora! Il proprietario della struttura, Luigi Fogli, ha infatti trovato un accordo provvisorio mentre il Comune di Ficarolo si impegna a trovare nuovi alloggi per la sistemazione dei migranti, una volta che questi lasceranno l’albergo, mentre resta escluso l’arrivo di nuovi richiedenti asilo nel paese.
Cosa ci insegna questa lezione? Non solo che non viviamo in uno Stato di diritto, che la proprietà privata può essere requisita da un momento all’altro. Ma soprattutto ci dice che se il popolo dice basta, se i cittadini si sollevano contro il potere, possono vincere la battaglia contro l’autorità che si impone con ingiuste leggi. Questo ci dice che nulla è immutabile e che quindi anche questo Stato e la nostra condizione di sudditi non è eterna. Basta avere il coraggio di ribellarsi. La rivoluzione è questa e arriva dal basso, dalle nostre case. Gorino, Ficarolo e altri casi che purtroppo ancora verranno, sono il seme di questa libertà che si sta risvegliando. Ma solo l’indipendenza ci renderà liberi.
Presidente Indipendenza Lombarda