di ROBERTO BERNARDELLI – Il sogno! Quello che può far diventare grande un paese, che fa la differenza tra chi si rassegna e chi ha la forza vitale per raggiungere la libertà. Il Nord addirittura c’è chi ha voluto cancellarlo dalla geografia politica, per avere i voti del Sud! Ma c’è chi, come Grande Nord, vuole far tornare grande la propria terra perché la questione è aperta. Pensioni, lavoro, casa, scuola, impresa, tasse, strade. Il sogno che il presidente Trump ha rilanciato come motivo di orgoglio, di bandiera di un popolo, per noi si chiama Nord e passa per la conquista dell’autonomia.
Fateci caso: il federalismo è scomparso dal dibattito, la responsabilità di spesa è un fantasma, il superamento del centralismo è un tabù. Le priorità? Si va dalla difesa della razza al tormentone delle espulsioni in 24 ore fino alla magia di ristabilire per gli italiani tutte le priorità. Populismo canaglia. Certo, padroni a casa nostra, ma in uno stato libero, in un Nord libero, con i suoi 120 miliardi di residuo fiscale che rendono credibile qualsiasi slogan che vuole vedere i nostri cittadini venire prima di qualsiasi cosa. L’autonomia è il nostro faro, ce lo insegna la Svizzera, che con poche regole chiare, tassa i cittadini per uno scopo, senza trasferire i loro soldi a chi evade e non produce reddito.
Il primo punto all’ordine del giorno di un politico che ha a cuore la libertà non può che essere la liberazione fiscale del Nord!
ONOREVOLE ROBERTO BERNARDELLI- PRESIDENTE GRANDE NORD