di ROBERTO BERNARDELLI – Altro che cantare l’inno d’Italia alla finestra e dai balconi. Lo sanno i cittadini che le partite iva, i piccoli lavoratori autonomi, è previsto che prendano 500 euro al mese come sostegno alla chisura dell’attività, meno dei 700 euro del reddito di cittadinanza per i disoccupati che in molte zone del Paese, e non diciamo quali, fanno altri due o tre lavoretti in nero?
D’altra parte la considerazione dello Stato per chi lavora è questa. Bestie da soma, carne da macello per la fiscalità. La bozza di decreto per “aiutare” le imprese ha anche allo studio la sospensione dei versamenti previdenziali e assistenziali. Ma come, siamo in emergenza da 20 giorni almeno e studiano ora come aiutare le imprese? E si parla di appena tre mesi, prorogabili. Perché secondo il governo tra tre mesi le aziende avranno messo da parte i fondi per riprendere i pagamenti non avendo lavorato da 4 mesi almeno? Dei geni del calcolo. Non c’è altro da aggiungere.
E mentre non vi sono mascherine, inventano ora che “Invitalia è autorizzata a erogare finanziamenti mediante contributi a fondo perduto e in conto gestione, nonché finanziamenti agevolati alle imprese produttrici“. Sarà la Protezione civile a definire e avviare la misura. I dispositivi andranno con priorità ai medici e agli operatori sanitari. Tutto al futuro meno prossimo che non si può!
Incredibile ma vero. Restiamo sostanzialmente ancora un paese comunista con le istituzioni occupate da assistenzialisti incalliti e nemici della libera intraprendenza.
Meglio evitare ulteriori commenti……….
WSM