Bernardelli: Chiamatelo truffa di cittadinanza. Quei soldi dateli ai nostri anziani del Nord con le pensioni di Stato da fame

di Roberto Bernardelli – Ormai è una truffa dietro l’altra. Non passa giorno che non vi siano notizie in nera che toccano il reddito di cittadinanza. E’ solo di ieri la sconvolgente operazione della Guardia di Finanza partita da Cremona e Novara, e di cui abbiamo dato notizia su questo quotidiano, e che si è estesa in altri capoluoghi del Nord fino ad Agrigento e in Puglia. Da Nord a Sud il germe infetto dell’abuso, dell’illecito è reso possibile grazie ad una legge colabrodo, grazie ad un sistema che trova il modo di aggiustare attraverso amici, conoscenti, uffici pubblici e istituzionali accondiscendenti, il modo per fottere il prossimo.

Dovrebbero rinominare questo sussidio in truffa di cittadinanza. Ciò che è evidente è che non c’è più, neppure al Nord, un alto livello di anticorpi contro la via facile all’incasso assistenziale. Novemila persone denunciato sono una cifra quasi impossibile a pronunciarsi, mentre i veri poveri non hanno di che vivere.

Anziché aumentare le pensioni minime, dare una mano ai pensionati del Nord, che vivono patendo lo scarto del costo della vita che non ha eguali, i governi, uno dietro l’altro rinnovano, rifinanziano l’ingiustizia. Continuate a votarli.

Onorevole Roberto Bernardelli, presidente Grande Nord

 

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