Bergoglio, avversario politico? E’ un capo di Stato che stipula trattati con Roma

bergoglio

di Mario di Maio – Nel corso del dibattito su Rete4 a conclusione del discorso di fine anno di Mattarella, Roberto Castelli ha dichiarato di non aver apprezzato il ringraziamento a Bergoglio per la sua attività nel 2019 perché eccessivamente improntata al sostegno dell’immigrazione anche clandestina, e quindi avversario politico della Lega e sostanzialmente del 50pct dell’elettorato italiano, conforme i risultati e i più recenti risulatati.

A difesa di Mattarella si è immediatamente schierato PierFerdy Casini, democristiano di ferro come anche lo stesso Presidentissimo. E si conferma così ancora una volta  come sia difficile per i politici rimanere obiettivi anche quando si discetta del Capo dello Stato, che è “super partes” per definizione e quindi andrebbe protetto dai “mi piace” e dai “non mi piace” di Rete quattro.
Ma si è inoltre iniziata in giro e si sta sviluppando oltre la TV una discussione relativamente alla possibilità o meno di considerare Bergoglio un avversario politico. Probabilmente “sì” perché è Capo di Stato con diritti e doveri ben specifici e non un extraterrestre capitato a Roma per turismo. E come si fa a negargli rilevanza politica sul territorio di una Nazione che stipula con il Vaticano Concordati e Trattati?
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