Ai gestori delle autostrade non basta il pedaggio che, di anno in anno, fa la cresta. No, c’è anche dell’altro e lo spiegano i benzinai che hanno in gestione la rete dei distributori. “Se i concessionari fossero ricondotti nell’alveo delle regole e della semplice ragionevolezza, esaurendo le loro pretese con i pedaggi che invariabilmente aumentano al 1 gennaio di ogni anno, e quindi fosse azzerato il peso delle royalty sui carburanti e razionalizzata la rete – così come chiedono i gestori – il prezzo di benzina e gasolio venduti in autostrada potrebbe scenderebbe immediatamente tra i 16 e i 20 centesimi”. Capito il meccanismo?
Intanto è guerra a colpi di sciopero
I gestori delle aree di servizio autostradali attueranno le prime 48 ore di sciopero generale dalle ore 22.00 di martedì 3 fino alla stessa ora di giovedì 5 marzo. E’ questa la decisione assunta all’unanimità dall’assemblea nazionale, promossa dalle organizzazioni di categoria Faib Confesercenti, Fegica Cisl ed Anisa Confcommercio, unitamente a quella di dare formale mandato per impugnare di fronte al Tar del Lazio sia gli atti d’indirizzo governativi, sia ogni ulteriore atto eventualmente discendente da questi. “I ministeri dei trasporti e dello sviluppo economico – si legge in una nota congiunta – continuano ostinatamente e senza alcun riguardo dello stato di assoluto degrado e sofferenza del settore, dei consumatori, del bene pubblico soggetto a concessione, dell’interesse collettivo e persino delle leggi vigenti, a difendere unicamente l’ormai indifendibile interesse privato e le ingenti rendite di posizione appannaggio degli ‘amici’ concessionari e degli amici degli amici”.